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5 momenti iconici nella storia del Glastonbury Festival

Dai Welly Boots di Kate Moss al cameo del Dalai Lama

5 momenti iconici nella storia del Glastonbury Festival Dai Welly Boots di Kate Moss al cameo del Dalai Lama

In 54 anni di storia, il Festival di Glastonbury ne ha viste di tutti i colori. L'evento è stato un anticipatore delle tendenze non solo in fatto di musica, ma anche per la moda, un mentore e un esempio da seguire per tutti quelli che, come il Coachella, vogliono provare a essere cool. I palchi del Festival sono stati calcati da alcuni dei nomi più importanti nella storia della musica, da David Bowie agli inizi della sua carriera a Paul McCartney nella sua rinascita da solista. Glastonbury ha assistito all'ascesa di band come i Coldplay, i Radiohead, i Killers e gli Arctic Monkeys, ma ha saputo anche aprire le porte al pop e all'hip hop, invitando rapper già affermati oltreoceano come Snoop Dogg, Kanye e Jay Z. È impossibile riassumere in un solo articolo tutti i momenti più iconici che hanno segnato le oltre cinquanta edizioni dell'evento, così abbiamo stilato una piccola lista degli episodi più memorabili. Ecco, dunque, 5 momenti indimenticabili nella storia del Glastonbury Festival

L'anno del fango e dei Radiohead (1997)

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Tra le infinite lezioni di vita che la lunga storia di Glastonbury può impartire a chiunque voglia creare un festival, c'è sicuramente la preparazione al meteo avverso. Nel 1997, anno in cui i Radiohead avrebbero debuttato al Festival, poco dopo l'uscita dell'album OK Computer, le piogge torrenziali che hanno invaso l'Inghilterra quell'estate hanno letteralmente distrutto l'area dedicata al Festival, dai campeggi, che i quotidiani descrivevano come una "zuppa di fango", ai palcoscenici. Conosciuta per sempre come "Year of the Mud", l'edizione del 1997 resterà per sempre nella storia come una delle peggiori, ma anche una delle più indimenticabii, grazie a un set dei Radiohead che, seppure avessero incontrato parecchie difficoltà, hanno portato in scena uno show emozionante.   

Quella foto di Kate Moss (2005)

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Correva l'anno 2005, erano passati 8 anni dall'anno del fango, e Kate Moss era già una top model affermata. Sono stati un paio di stivali da pioggia Wellington a rendere le immagini scattate alla modella dai paparazzi un'icona, abbinati a hot pants, un gilet nero, e un mini vestito aderente in glitter dorati. Immersa nel fango (anche quell'anno le piogge inglesi avevano preso d'assalto Glastonbury), Kate Moss aveva l'aria di una sirena rock, a braccetto con l'allora compagno Pete Doherty.  

Jay Z e la frecciatina agli Oasis (2008) 

Anche se Glastonbury ha sempre avuto una certa tendenza per invitare artisti sulla cresta dell'onda, non tutti si sono sempre trovati d'accordo. Nel 2008, quando al lead singer degli Oasis, Noal Gallagher, è stato chiesto cosa pensasse della prima apparizione di Jay Z al festival, il cantante aveva risposto che l'hip hop era «sbagliato» per l'evento. In risposta, quando è salito sul palco e prima di attaccare con 99 Problems, Jay Z ha cantato Wonderwall con un bel sorriso stampato in volto. Anche a un festival come Glastonbury piace un po' di drama. 

La riunione dei Blur (2009)

A Glastonbury tutte le emozioni sono amplificate all'ennesima potenza, a causa della stanchezza ma anche a causa delle esperienze uniche che si provano. Non succede solo al pubblico: nel 2009, i Blur si sono riuniti sul Pyramid Stage del festival dopo ben nove anni di assenza dalle scene, con una scaletta che includeva tutte le loro hit più esemplari, da Girls&Boys a Parklife. Un'ondata di nostalgia e di felicità ha travolto il lead singer Damon Albarn, che è scoppiato in lacrime durante To The End. 

Il pubblico canta Tanti Auguri A Te al Dalai Lama

Se già vedere Patti Smith a Glastonbury può essere un momento colossale per qualsiasi amante della musica, immaginate la folla quando l'artista ha invitato sul palco il Dalai Lama, nel 2015. In occasione dell'ottantesimo compleanno del leader religioso, che avrebbe compiuto gli anni il 6 luglio, Smith gli ha dedicato una poesia emozionante, mentre il pubblico ha intonato "Happy Birthday to You": un'immagine a dire poco eccezionale che si è conclusa con un breve discorso del Dalai Lama sull'importanza della felicità e dell'amicizia.