Tutte le polemiche del Festival di Venezia
Da Favino contro Driver a Gué Pequeno contro gli influencer e Adam Driver pro sciopero
04 Settembre 2023
Questa 80esima edizione del Festival del Cinema di Venezia è forse la prima in cui, a fronte di una programmazione ricchissima, il red carpet è tra i più sguarniti di sempre. In assenza degli A-Listers di Hollywood, il tappeto rosso di quest’anno sembra essere stato conquistato dalla stessa crowd di influencer, social media star, protagonisti dei reality e socialites che affolla gli eventi di moda milanesi – mentre di personalità del cinema non se ne sono viste molte. E se già questo ha alimentato le prime polemiche, altre se ne sono aggiunte via via.
Ecco dunque le principali polemiche sollevate dal Festival di Venezia.
Pierfrancesco Favino contro Ferrari e Adam Driver
@indiewire Adam Driver has arrived at the #Venice premiere of #Ferrari. Read our review of the film at the link in our bio. #fyp #indiewire #venicefilmfestival #venice #venice80 #venicefilmfestival2023 #venice2023 #movietok #movies #movietiktok #moviepremiere #adamdriver #ferrari #michaelmann #ferrarimovie #adamdriveredits #adamdriverstan original sound - LyricalBible_
Nei primi giorni del festival, Pierfrancesco Favino ha acceso una polemica in difesa del cinema italiano, criticando come nel un film americano Ferrari, Adam Driver interpreti Enzo Ferrari, un italiano, la seconda volta che Driver interpreta un protagonista della vita pubblica italiana dopo Maurizio Gucci in House of Gucci. Favino ha sottolineato la questione dell'appropriazione culturale, sostenendo che questa scelta di casting neghi agli attori italiani l'opportunità di rappresentare le proprie storie. Ha lamentato il fatto che attori stranieri vengano preferiti per ruoli italiani, sottolineando la necessità di proteggere e promuovere il cinema italiano. In risposta, il produttore di Ferrari, Andrea Iervolino, ha sostenuto che per rilanciare il cinema italiano, è importante realizzare film internazionali con attori stranieri e italiani, al fine di valorizzare le storie italiane e gli attori italiani, sottolineando la necessità di un approccio globale per competere nel panorama cinematografico internazionale. La polemica riflette un dibattito sull'equilibrio tra identità culturale e successo internazionale nel cinema italiano.
Gue Pequeño vs. gli influencer
un altro Venezia con un red carpet pieno di stronzi , gente del GF, e influnienter che non hanno mai visto un film
— Guè (@THEREALGUE) September 2, 2023
Il rapper Gue Pequeño ha criticato aspramente l'80ª Mostra del Cinema di Venezia e coloro che vi partecipano, accusandoli di avere un basso livello culturale. Ha definito il red carpet dell'evento «pieno di str**zi» facendo riferimento alla presenza di personaggi principalmente legati a reality show e programmi televisivi. Tuttavia, il red carpet di Venezia non è più riservato solo agli attori e ai registi di fama internazionale, ma è diventato una vetrina commerciale per aziende e brand, compresi gli influencer, tiktoker e figure dell'intrattenimento digitale. La presenza di queste personalità è determinata in gran parte dalla loro popolarità sui social media e dalla possibilità di promuovere marchi e sponsor. Nonostante le polemiche, la Mostra di Venezia è accessibile anche a un pubblico più ampio grazie a prezzi dei biglietti variabili, sconti per studenti e anziani, e non è esclusivamente riservata alle persone ricche.
L’assenza dei divi di Hollywood
Gli attori di Hollywood e gli sceneggiatori sono attualmente in sciopero, organizzato da SAG-AFTRA, un sindacato che rappresenta 160.000 individui nell'industria dell'intrattenimento. Questo sciopero segue negoziazioni lunghe e infruttuose tra SAG-AFTRA e i grandi studi di produzione rappresentati dall’ente AMPTP. Lo sciopero è motivato da due preoccupazioni chiave: la prima riguarda i pagamenti e le condizioni di lavoro migliori per gli attori e gli altri membri di SAG-AFTRA la cui compensazione, specialmente per quanto riguarda i residuals (pagamenti per la riutilizzazione del loro lavoro), è stata significativamente influenzata dalla crescita delle piattaforme di streaming, dove ricevono tariffe più basse rispetto ai media tradizionali; la seconda è l’uso delle AI nell'industria e la protezione dei loro diritti di immagine per garantire una giusta compensazione quando il loro lavoro viene utilizzato per addestrare sistemi di intelligenza artificiale.
La risposta degli studi, rappresentata da AMPTP, è stata a detta di molti insufficiente, il che ha portato a un blocco quasi totale delle operazioni di produzione e promozione del cinema di Hollywood. Alcune case di produzione e distribuzione, come ad esempio A24 e Neon, hanno invece detto di sì alle richieste dei sindacati e adesso hanno effettivamente ripreso a lavorare. Questo sciopero si affianca allo sciopero che era già in corso del Writers Guild of America (WGA), i cui sceneggiatori avanzano richieste simili su questioni retributive, condizioni lavorative e protezioni per quanto riguarda l'uso dell'IA. Le implicazioni dello sciopero per film e programmi TV sono sostanziali, causando ritardi e interruzioni nella produzione. Agli attori è anche proibito di prendere parte a attività promozionali come interviste e apparizioni sul red carpet – incluso quello del Festival di Venezia. Se Driver e Patrick Dempsey c’erano, è solo perché Ferrari non è stato prodotto da uno studio legato ad AMPTP, cosa che lo stesso Adam Driver ha rimarcato, come anche ha fatto per il proprio film Wes Anderson.
I registi cancellati: Roman Polanski, Woody Allen e Luc Besson
Venice boss Alberto Barbera actually admits that Roman Polanski’s “The Palace” is a “weak” film, but says the critics’ reviews were “mean” and “disrespectful.”
— Reel Updates (@worldofreel) September 4, 2023
“The Palace” currently sits at 0% on Rotten Tomatoes. https://t.co/VBUxJrBU2j pic.twitter.com/EyT07423cK
Anche sul piano dei registi le controversie non scemano. Roman Polanski, Woody Allen e Luc Besson, tutti noti per scandali personali, presenteranno i loro film, e hanno già generato un certo backlash online. Il presidente della Mostra, Alberto Barbera, ha difeso la scelta di includere Polanski, sottolineando la separazione tra responsabilità personale e talento artistico. Polanski presenta The Palace, una black comedy, mentre Allen debutta con Coup de Chance, il suo primo film in francese. Besson potrebbe segnare un ritorno significativo con DogMan, un dramma di successo nelle prevendite. Le pellicole non hanno ancora una distribuzione negli Stati Uniti, e i produttori sperano che le reazioni a Venezia non scoraggino gli acquirenti potenziali.
Gabriel Guevara arrestato per violenza sessuale
L'attore spagnolo Gabriel Guevara, noto per il suo ruolo nella serie di film per ragazzi È Colpa Mia? di Amazon Prime, è stato arrestato al Festival del Cinema di Venezia con l'accusa di presunta aggressione sessuale. Guevara, 22 anni, non era presente al festival per alcun evento ufficiale ma aveva pubblicizzato la sua presenza sui social media. Avrebbe dovuto ricevere un premio non correlato al festival. Guevara aveva un mandato internazionale per un'accusa di aggressione sessuale in Francia, che ha portato al suo arresto al Lido. La Corte d'Appello di Venezia dovrà decidere sulla sua estradizione, e le esatte accuse sono ancora sconosciute. Il festival ha chiarito che la sua presenza non aveva nulla a che fare con il loro evento, sottolineando che non era lì per nessuna produzione o evento legato al festival. La carriera di Guevara include ruoli in varie serie TV, tra cui Skam, Bosé e My Fault.