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TANZPOL

Intervista a Paul Hameline

TANZPOL Intervista a Paul Hameline

Ribelle, affascinante. Paul Hameline è l’enfant terrible delle passerelle internazionali. Un moderno Sid Vicious, come l’ha definito Vogue.com – molto più consapevole del suo aspetto, però.

Vent'anni, parigino, è stato notato da Eva Gödel (fondatrice di Tomorrow Is Another Day) mentre prelevava dei soldi allo sportello di una banca nel Marais, nel 2014, e da quel momento la sua carriera nella moda ha preso il volo, di pari passo con le sue amicizie. Demna Gvasalia, Pierre-Ange Carlotti, Clara Deshayes, Mica Arganaraz. Nomi che suoneranno certamente familiari a tutti coloro che gravitano intorno al fashion system di questi tempi.

Tra i suoi bff c’è anche anche una certa Lotta Volkova, la stylist russa che ha contribuito all’affermazione di marchi come Vetements e Gosha Rubchinskiy, e con la quale ha lanciato un progetto musicale: TANZPOL.

Insieme saranno a Firenze in occasione di Pitti Uomo 90, dove si esibiranno live con un DJ set per HELL in Crisco nella serata del 15 giugno. Lo abbiamo intervistato per scoprire cosa si cela dietro al DJ duo più cool del momento.

 

#1 Come nasce TANZPOL e da dove deriva il nome del progetto?

TANZPOL è nato poco dopo che io e Lotta ci siamo conosciuti. Abbiamo fatto una festa nella mia cantina e subito dopo abbiamo iniziato a suonare insieme come DJ. ‘Tanz’ significa ‘danza’ in tedesco, quindi sarebbe letteralmente ‘Danza Paul!’. Allo stesso tempo ‘Tanzpol’ significa ‘pista da ballo’ in russo.

 

#2 Entrambi lavorate full time nel mondo della moda. Lotta come stylist e creative consultant e tu come modello. Come coniugate queste due attività?

Non facciamo ancora musica a livello professionale, suoniamo solo con amici o a eventi di un certo tipo. Vogliamo solo divertirci e permettere alle persone di godersi la serata. Quindi per il momento ci risulta facile fare entrambe le cose (moda e musica) allo stesso tempo.

 

#3 Che ruolo ha la colonna sonora nello svolgimento di una sfilata? Per chi vi piacerebbe comporne una?

La colonna sonora di uno show è un elemento fondamentale. È importante quanto la location, il casting e il resto. Dovrebbe essere discussa a lungo, e avere più senso possibile. Per esempio, scegliere di non utilizzare nessuna musica sarebbe importante quanto averne una.

 

#4 Quando non suonate nei locali, che musica vi piace ascoltare?

La musica che suono nei club è quella che amo, il che significa che la ascolto – abbastanza spesso in effetti – quando sono solo. Seguita da qualunque tipo di industrial, EBM, techno, new beat, acid house, musica sperimentale, no/new wave e musica classica. Recentemente ho ripreso ad ascoltare senza sosta ‘Pretty Hate Machine’ dei Nine Inch Nails, un album del 1989.

 

#5 Tra i membri di Vetements c’è anche la DJ Clara 3000, che lavora nel settore da molti anni. Le avete chiesto dei consigli al vostro debutto in consolle?

Sì! E continuo a farle un sacco di domande. Ogni volta che suono e lei si trova nei paraggi, mi insegna qualche piccolo trucco del mestiere.

 

#6 Progetti per l’estate?

Andrò in Spagna con amici, poi mi dirigerò verso il sud della Francia. Vorrei anche tornare a New York, perché è un po’ che non ci vado, o in California, e spero di fare un road trip in Islanda.