Rihanna opens up to Vanity Fair US
06 Ottobre 2015
Rihanna si spoglia per Vanity Fair. Lo fa mettendo a nudo il proprio corpo in un servizio realizzato a Cuba, fotografata da Annie Leibovitz, ma lo fa soprattutto in una lunga intervista.
La star ventisettenne parla a ruota libera: del prossimo album, della sua reputazione da Bad Riri, dei serials tv, del divario tra personaggio e persona, di sesso e persino della sua controversa relazione con Chris Brown, finita nel 2009 dopo un famigerato pestaggio.
Ecco alcune delle parti più interessanti.
1. Ma quale bad girl? Lei preferisce le serie tv. Quali? Bates Motel e gli show forensi come The First 48 e Snapped.
"Onestamente, ultimamente ho pensato a quanto sono noiosa. Quando ho tempo libero, guardo la televisione".
2. Nessuna storia seria, solo rumors, non fa nemmeno sesso...
"Ecco perché non sto facendo sesso e non vedo nessuno, perchè non voglio svegliarmi il giorno dopo e sentirmi in colpa. Voglio dire, mi eccito, sono un essere umano, io sono una donna, ho voglia di fare sesso. Ma dovrei prendere il primo tizio carino a caso e poi svegliarmi il giorno dopo con un senso di vuoto?"
3. Chris Browne resta il suo ultimo fidanzato. Si amano, lui la picchia, le sue foto con il volto tumefatto fanno il giro del mondo e lei lo lascia. Poi quattro anni dopo ci riprovano, ma la cosa non funziona.
"Io riuscivo a sopportare il dolore in quella relazione. Forse alcune persone sono più forti di altre. Forse sono una di quelle nate per gestire al meglio roba simile. Forse io sono la persona che è quasi l’angelo custode di quest’altra persona, sono lì quando non è abbastanza forte, quando non capisce il mondo, quando ha solo bisogno di qualcuno per incoraggiarlo in modo positivo e dire la cosa giusta. Pensavo di cambiarlo al cento per cento. Ero molto protettiva nei suoi confronti. Ho sentito che la gente non lo capiva. Anche dopo il fatto… Ma si sa, ci si rende conto dopo un po' che in quella situazione sei il nemico. Si desidera il meglio per loro, ma sei il ricordo dei loro fallimenti, dei brutti momenti della loro vita. A volte basta allontanarsi. Io non lo odio. Avrò cura di lui fino al giorno della mia morte. Non siamo amici, ma neanche nemici. Ormai non abbiamo un rapporto".
4. Sul concetto di vittima.
"Non ho mai capito [..] come la vittima venga punita più e più volte. È il passato, e non voglio dire scordiamolo perché è una cosa molto grave che è ancora rilevante, è ancora vero. Un sacco di donne, un sacco di ragazze giovani, passano ancora questa situazione. Un sacco di ragazzi. Non è polvere da nascondere sotto il tappeto, quindi non posso respingere tutto e far finta di nulla, o la gente non prende la questione sul serio. Ma, io, e chi è stato vittima di abusi domestici, non vuole ricordare. Nessuno vuole ammetterlo. Parlarne una volta o duecento mi fa pensare ad una punizione. Non mi sento a mio agio".
5. Si sente sola, ma il lavoro aiuta.
"Sto bene con me stessa. Non voglio nessuno. Io ho troppo in ballo, e io non sono nemmeno preoccupata".
6. L'uomo ideale?
"Un gentleman molto straordinario, con molta pazienza, arriverà quando meno me lo aspetto. E io non voglio in questo momento. Non posso essere veramente tutto per qualcuno. Questa è la mia realtà in questo momento".
7. Arriverà su un cavallo bianco?
"No, non è su un cavallo bianco. Probabilmente su una moto nera".