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Umit Benan: come si vestirebbe Tony Montana all’Havana

Umit Benan: come si vestirebbe Tony Montana all’Havana

Dalla Turchia arriva Umit Benan, stilista rivelazione di quest’anno oramai onnipresente sui più importanti fashion magazines nonché vincitore del premio Who’s on next di Pitti Uomo che gli ha dedicato il prestigioso Men’s Fashion Project. Già collaboratore di Marc Jacobs e Cacharel, Umit Benan ha firmato due collezioni, invernale ed estiva, che mi hanno letteralmente stregata. E non solo perché lui è un gran figo, ma perché quando ho visto ciò che disegna e ciò che produce, ho subito pensato: “cavolo, quanto vorrei che tutti gli uomini in giro per la strada fossero vestiti in questo modo!”. Ma procediamo per gradi.

Partiamo dalle immagini della collezione autunno – inverno 2009-2010 che si chiama “Day 77”. Se date uno sguardo sul suo sito, vedrete che il modello scelto da Umit è un signore avanti con gli anni, dal fisico comunque ben prestante, capelli argentati, barba gonfia e occhiale vintage. Si, ha scelto un signore anziano come modello, ed io sinceramente questa cosa la trovo geniale. I pezzi della collezione tradiscono una grande qualità sartoriale impreziosita da un gusto molto street, tant’è vero che la prima impressione che ho avuto guardandoli è stata come se The Sartorialist, a un certo punto, cominciasse a fotografare vecchi clochard un tempo appartenuti all’alta borghesia ed ora riversatisi per le strade, che degli antichi patrimoni oramai conservano solo abiti eleganti, riadattati in chiave comoda a causa della vita da homeless. I cappotti hanno un taglio nostalgico, i pantaloni si fermano alla caviglia, i tessuti, caldi, passano dal grigio al Principe di Galles (il tessuto più clochard che esiste, a mio parere!), il tutto va a comporre un’eleganza disarmante nella sua semplicità, con tocchi altamente innovativi, come il bellissimo completo doppiopetto in lana con pantalone superskinny quasi leggings, che devo ammettere, il signore porta con grande disinvoltura insieme ad un paio di booties consumati dalle stringhe sciolte. La qualità sartoriale, come dicevo, è sempre dietro l’angolo, nel ricreare un’atmosfera fortemente newyorkese che lo stesso Umit definisce “eclettica, mascolina, sicura di sé e libera da ogni convenzione”.

 


 

Veniamo ora alla collezione estiva. Cuba fa da sfondo, mentre la fotografia è affidata al bravissimo Slim Aarons, illustre fotografo del jet set internazionale. L’ispirazione è quella di uno stiloso businessman che vive a Cuba prima della rivoluzione, godendosi la quiete prima della tempesta con un look a metà tra Tony Montana in Scarface (in effetti anche il modello, questa volta giovane, ha un che di Al Pacino) ed il narcotrafficante Diego Delgado in Blow (avrebbe potuto tranquillamente indossare pantaloncini corti e giacca!).

Si tratta di una collezione il cui obiettivo è essenzialmente quella di accompagnare chi la indossa con una grande versatilità, essendo perfetta per party di giorno, di notte, per andare a zonzo in città o gustarsi un weekend ai Caraibi, ma sempre con uno stile “di lusso, sofisticato e old school”.

Insomma, sicuramente il riconoscimento di Pitti Uomo era già una garanzia, ma anche Naplestreetstyle sostiene Umit Benan!

 

http://www.umitbenan.com/