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Naomi Campbell ha usato i fondi della sua NGO per pagare hotel di lusso

Sembrerebbe che la modella sia colpevole di aver sfruttato le risorse del suo ente benefico Fashion For Relief

Naomi Campbell ha usato i fondi della sua NGO per pagare hotel di lusso Sembrerebbe che la modella sia colpevole di aver sfruttato le risorse del suo ente benefico Fashion For Relief

Naomi Campbell, la supermodella icona degli anni ‘90, è stata espulsa dal consiglio di amministrazione dell’ente benefico Fashion For Relief, la non-profit di cui è stata portavoce per diversi anni. La vicenda, segnalata un paio di anni fa, si è conclusa oggi con l’intervento della Charity Commission, l’ente indipendente che supervisiona le attività delle ONG nel Regno Unito. La Commissione ha confermato l’appropriazione indebita di risorse da parte dell’organizzazione e il mancato utilizzo di parte delle donazioni per gli scopi benefici dichiarati. Secondo l’indagine, gran parte del denaro raccolto non veniva effettivamente destinato ai fini benefici: le informazioni raccolte indicano che l’ente di beneficenza avrebbe speso milioni di sterline per hotel di lusso, trattamenti spa, sigarette e sicurezza personale per la modella. Campbell non è l’unica ad essere stata accusata: altri milioni sarebbero stati incassati attraverso pagamenti non autorizzati da parte di altri fiduciari. Adesso, la supermodella è stata allontanata da ogni incarico caritativo nel Regno Unito per cinque anni.

Campbell non è l’unica responsabile. Bianka Hellmich, sua collega nel ruolo di fiduciaria, sembrerebbe aver ricevuto £290,000 ($387,000) in pagamenti non autorizzati per consulenze e spese personali nell’arco di due anni. Per questo motivo, è stata squalificata dal ruolo di fiduciaria di una charity per nove anni. Un terzo fiduciario, Veronica Chou, è stata bandita per quattro anni. Il rapporto dell’inchiesta ha rivelato una gestione finanziaria disastrosa e una contabilità caotica all’interno dell’organizzazione, che è stata definitivamente chiusa a marzo. «I fiduciari sono legalmente tenuti a prendere decisioni nell’interesse della propria organizzazione e a rispettare i loro doveri e responsabilità legali. La nostra inchiesta ha dimostrato che i fiduciari di questa charity non hanno adempiuto a tali obblighi, il che ha portato alla nostra decisione di squalificarli», ha dichiarato Tim Hopkins, direttore assistente per le indagini specialistiche e gli standard della Charity Commission. La supermodella ha dichiarato ad AP News che «è assolutamente devastata dalle scoperte», e che hanno iniziato un'indagine interna, ribadendo lei stessa non era in controllo di Fashion For Relief, avendo dato il potere esecutivo ad un avvocato.