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Il dilemma esistenziale della pochette da uomo

Il più grande conflitto di stile che ogni uomo deve affrontare

Il dilemma esistenziale della pochette da uomo Il più grande conflitto di stile che ogni uomo deve affrontare

La vita di ogni uomo trascorre nel tentativo di sembrare più uomo. Il che diventa un problema in una società che semplicemente non ha mai previsto che gli uomini dovessero portarsi dietro oggetti come mazzi di chiavi, cellulari, portafogli e via dicendo. Ogni estate la questione si ripropone: quando fa troppo caldo per indossare una giacca, dove infilare tutti i propri “necessaria” salvando anche le apparenze? I più rudi fra i guerrieri infilano semplicemente tutto in tasca, lasciando che i rilievi rettangolari di cellulari e portafogli sporgano dai propri jeans, incuranti di ogni apparenza; altri si salvano con i pantaloni cargo, riempiendone le tasche alla follia e rassegnandosi al vibe un po' adolescenziale del modello; mentre resiste ancora una nutrita frangia di highlander che si arrischiano a portare il tremendo borsello da uomo che penzola inerte al loro fianco come un’appendice ormai stanca. Lo streetwear ha poi donato ai più nostalgici il marsupio: i ritardatari dello stile lo indossano sul petto, quasi fosse una giubba antiproiettile; i più sprezzanti dell’opinione altrui sul davanti e i pragmatici sulla parte posteriore del fianco – seminascosto ma con risultati alterni. Arriviamo infine agli estremisti: quelli che pur di non risultare ridicoli o portare qualcosa di simile a una borsetta indossano uno zainetto. Infine, ci sono gli uomini che, tanto hanno fatto per evitare una borsa classicamente intesa, per le sue chiare associazioni femminili, che finiscono per usare la cosa più femminile di tutte: la borsa a mano, detta anche pochette, pouch o clutch. E ora parleremo di loro.

È davvero la borsa da uomo più pratica?

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Per essere chiari: qualunque borsa dotata di manici o tracolle non è una pochette, che al massimo è dotata di una sorta di maniglia per appenderla al polso. È facile capire come mai molti cedano alla tentazione di usarne una. Dopo aver rifiutato di essere un uomo che gira con una borsa, e dopo anni di difficoltà passati a piazzare strategicamente i propri averi nelle tasche più discrete, poter sbattere tutto in una singola borsa e uscire felici e leggeri è una gran liberazione. Il che spiega l’impennata di ricerche che sta coinvolgendo la pochette da uomo online: 33,1 mila ricerche mensili su Google solo in Italia, con le domande più calde che recitano: “come abbinare”, “come indossare”, “come mettere”. Non di meno, l’eleganza maschile andrebbe classicamente cercata nella sintesi di stile e funzionalità – ergo per capire quale sia il formato migliore di borsa da scegliere bisogna fare riferimento al più pratico. Questo ragionamento esclude quasi immediatamente la pochette: se l’obiettivo è non avere pesi e tenere le mani libere, una pochette priva di tracolla o peggio da portarsi al polso come una manetta impaccia senza dubbio i movimenti. La parte divertente è che brand piccoli e grandi hanno iniziato a mettere un piccolo manico, una piccola maniglia alle pochette, di collezione in collezione sempre più vicine a una specie di borsa stilizzata. Un giorno il cerchio si chiuderà e apparirà una pochette da uomo identica a una borsa a mano e molti si renderanno conto di quanta strada abbiano fatto.

Nella storia umana, le borse da uomo sono state generalmente appese in vita sotto forma di sacchetti più o meno decorati e appesi alla cintura; il resto delle borse maschili attraverso la storia si è ispirato o a dei design funzionali, come la valigetta ventiquattr’ore, oppure al mondo militare. Nessuno di questi design era sprovvisto di maniglie o tracolle, come si vede, mentre a essere tenute a mano sono storicamente le minaudières da sera. La borsa da donna più antica conservata oggi, ovvero la borsa di Courtauld creata tra il 1300 e il 1330 nel moderno Iraq, era proprio un’antenata dell’odierna minaudière, ovviamente priva di qualunque appiglio. Ma nel 2024 non ci si può appigliare a distinzioni storiche di genere. Tutt’al più, queste ultime possono dimostrare come l’indirizzo d’uso della moderna pochette, sorta di mix tra la trousse per trucchi e la borsetta da sera che, in ragione della sua funzione “da cerimonia”, può permettersi di non essere pratica dato che una qualunque tracolla più spessa di un filo appartiene a una dimensione business. Ad aggravare le cose ci si sono messi i brand del sotto-lusso che hanno reso queste borse più "virili" con disegni di aquile, medaglioni dorati di leoni, scritte in salsa hip-hop provando anche a reclamizzarle come un accessorio un po' streetwear. In questo senso, Kylian Mbappé ha dato ai marketer un assist meraviglioso girando in lungo e in largo con le sue clutch di Dior e Goyard e santificandone lo status.

Quindi cosa usare al suo posto?

La soluzione più sicura è una tracolla portata a spalla – che dev’essere sottilissima e attaccata a una borsa che, come già diverse pochette da uomo, dovrà avere la forma più sobria possibile, il volume più compatto e defilato, quasi invisibile. In questi casi la si può anche indossare di traverso sul busto ma facendo conto che, rendendola più visibile, l’estetica della borsa (ma anche  il suo peso, dato che potrebbe distorcere i volumi del top) peserà maggiormente sulla riuscita del look. L’idea è comunque quella di essere disinvolti, disimpegnati, privi di qualunque impaccio e sicuramente con le mani libere. Una variazione micro del modello messenger è ideale in questo senso. Basti pensare a Jacob Elordi, che della borsa da uomo ha fatto una vera arte. Da escludere invece la tote bag in tela o altri materiali che va bene fino alle sei di sera ma risulta sciatta dopo il tramonto. Un po’ come la noce moscata in cucina o la gelosia in amore, la borsa da uomo deve esserci ma non si deve sentire. E quella pochette la si sente francamente anche troppo.