LVMH è indagata per riciclaggio di denaro

Bernard Arnault, CEO della multinazionale LVMH e al momento secondo uomo più ricco del pianeta, non ha trascorso le sue ultime ore in totale tranquillità. Il suo polo del lusso è indagato dalla magistratura francese per riciclaggio di denaro in quella che sembrerebbe essere un'operazione a due. È Nikolai Sarsikov l'altra personalità coinvolta all'interno di questo caso, oligarca appartenente a una delle famiglie più ricche della Russia, fondatore, insieme a suo fratello Sergey, della RESO-Garantia, una delle più importanti società assicurative sul mercato mondiale.

Lo scandalo, riportato per la prima volta da Le Monde, fa luce sull'acquisto di appartamenti nella località sciistica di Courchevel. Il quotidiano ha riportato come Tracfin, unità di intelligence finanziaria volta a combattere proprio il riciclaggio di denaro, ha affermato come Nikolai Sarkisov ha acquistato immobili nel resort alpino di lusso grazie a una transazione in cui Arnault, attraverso una delle sue società, avrebbe fornito un prestito.

Come scrive anche The Business of Fashion, un funzionario di Tracfin non identificato ha inoltre dichiarato a Le Monde che le transazioni che coinvolgono Arnault e Sarkisov, i quali avrebbero agito attraverso una complessa rete di entità legali, potrebbero essere state finalizzate a nascondere le origini dei fondi utilizzati. La risposta dell'avvocato di Arnault è arrivata prontamente. Jacqueline Laffont ha infatti dichiarato che le accuse di denaro sono assurde e infondate, aggiungendo che «L'operazione che è stata fatta per consentire l'espansione dell'hotel Cheval Blanc a Courchevel è nota a tutti ed è stata condotta nel rispetto delle leggi e con il supporto dei consulenti». Solamente gli sviluppi di questa indagine preliminare ci diranno se questa vicenda potrà macchiare l'immagine di Arnault o meno.