A Guide to All Creative Directors

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Bernard Arnault resterà a capo di LVMH per i prossimi dieci anni

Il Napoleone della moda francese farà passare la risoluzione il mese prossimo

Bernard Arnault resterà a capo di LVMH per i prossimi dieci anni Il Napoleone della moda francese farà passare la risoluzione il mese prossimo

Bernard Arnault è uno che con il proprio lavoro ha costruito un impero. È normale che non voglia affidarlo ad altri. In questi giorni si è infatti saputo che il mega-miliardario francese, fondatore e CEO di LVMH, ha annunciato la sua intenzione di prolungare la sua leadership dell’azienda per un altro decennio. A 76 anni, Arnault non ha mostrato segni di voler andare in pensione e sta spingendo per una risoluzione che estenda il limite di età per rimanere CEO di LVMH fino a 85 anni. Questa proposta verrà discussa nell’imminente assemblea generale annuale (AGM) fissata per il 17 aprile, dove gli azionisti voteranno sulla proposta. Non è la prima volta che Arnault “ritocca” gli statuti dell’azienda per alzare il tetto massimo dell’età – nel corso di questi anni il grande capitano d’industria ha infatti mantenuto il proprio ruolo mentre promuoveva gradualmente i suoi cinque figli, facendoli ascendere attraverso i ranghi del gruppo e, presupponiamo, mettendoli sempre di più alla prova con incarichi progressivamente più importanti. Il tutto però senza ancora aver nominato un successore – una corsa al trono per cui i due candidati favoriti sembrano essere i figli maggiori Dephine e Antoine. Il desiderio di Arnault di rimanere alla guida di LVMH fino a 85 anni arriva in un momento problematico per l'industria del lusso che si trova ad affrontare un panorama globale sempre più complesso e volatile. E la sua decisione di chiedere un’estensione del limite di età per la sua leadership sottolinea la sua fiducia nel futuro del gruppo e il suo impegno personale per garantire che l’impero che ha costruito rimanga in piedi per decenni a venire.

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Il recente rimaneggiamento dei vertici di LVMH conferma il progetto di Arnault di elevare i propri figli dall’interno e coinvolgerli nelle operazioni aziendali – ed è per questo che LVMH ha recentemente annunciato una serie di modifiche chiave nella sua leadership. A partire dal 10 giugno, Damien Bertrand diventerà vice CEO di Louis Vuitton, lavorando accanto all’attuale CEO, Pietro Beccari. Questa nomina rafforza ulteriormente la leadership futura del gruppo, preparando la prossima generazione di leader. Allo stesso tempo, Frédéric Arnault diventerà CEO di Loro Piana, consolidando il suo ruolo di leader all’interno della rete LVMH. Il 15 aprile, Pierre-Emmanuel Angeloglou diventerà vice CEO di Dior, lavorando al fianco di Delphine Arnault, CEO della maison. Le nomine riguardano anche l’espansione delle divisioni moda del gruppo, segno che la divisione fashion è al centro della strategia futura di LVMH. Arnault ha infatti mantenuto un atteggiamento positivo nei confronti delle prospettive del settore del lusso. Nonostante le difficoltà, i risultati di LVMH per il 2024 sono stati robusti e il gruppo pare ancora incrollabile anche se Arnault  stesso ha riconosciuto i rischi potenziali per il settore del lusso, in particolare di fronte alla crescente instabilità geopolitica, all'inflazione e ai cambiamenti nel comportamento dei consumatori. Arnault ha anche paragonato l’ambiente favorevole agli affari negli Stati Uniti, che rimane un mercato cruciale per LVMH, alla situazione più complessa in Francia, dove invece ha criticato diverse politiche economiche viste come meno favorevoli alle grandi imprese. E non è un caso che, fra i dazi USA, il crollo del lusso in Cina e l’amicizia con Trump - anche se le instabilità della borsa hanno cancellato cinque miliardi dal patrimonio azionistico di LVMH da quando il  nuovo presidente si è insediato.

In qualunque modo l’impero cresca, pare comunque definito che rimarrà un impero di famiglia. Arnault ha spesso descritto LVMH come un’azienda familiare, e sotto la sua guida, il gruppo è stato plasmato sempre più dall’impegno dei suoi figli. La famiglia Arnault ha un controllo totale su LVMH, con la sua holding che possiede il 49% del capitale azionario di LVMH e il 64,8% dei diritti di voto. Questo conferisce loro un’influenza senza pari nella direzione strategica dell’azienda. Negli ultimi anni, i figli di Arnault hanno assunto ruoli chiave all’interno dell’azienda, preparando il terreno per una futura leadership familiare. Nel 2023, gli azionisti di LVMH hanno approvato l’ingresso dei figli di Bernard Arnault, Alexandre e Frédéric Arnault, nel consiglio di amministrazione, segnando un ulteriore rafforzamento della presenza della famiglia nella leadership dell'azienda. La figlia di Bernard, Delphine Arnault, guida Christian Dior Couture come CEO, mentre Antoine Arnault, il primogenito di Bernard, gestisce la comunicazione, l’immagine e la strategia ambientale di LVMH. Alexandre Arnault è attualmente il vice CEO di Moët Hennessy, la divisione di vini e alcolici, mentre Frédéric Arnault è CEO di LVMH Watches ma diventerà presto CEO di Loro Piana avvicinandosi sempre di più al centro gravitazionale del potere in azienda. Nel frattempo, Jean Arnault, il figlio più giovane, dirige la divisione orologi di Louis Vuitton, una delle categorie di prodotto più importanti del marchio. Una strategia che rafforza questa dinamica familiare (la holding che possiede le azioni di famiglia è sottoposta a una clausola che impedisce ai fratelli di vendere o cedere azioni fino al 2052) e sottolinea come Arnault, per parafrasare Breaking Bad, non sia nel luxury business ma nell’empire business.