Cosa sta succedendo da Trussardi?
Dopo una serie di traversie, il brand è stato finalmente acquisito
12 Marzo 2024
UPDATE 12/03/2024: Oggi, il Gruppo Miroglio ha completato l'acquisizione di Trussardi dal fondo QuattroR nel contesto di un più ampio processo di riorganizzazione avviato da Trussardi stessa, mirato a valorizzare il marchio e garantire la sua continuità nel settore. A partire da oggi, Trussardi diventerà parte integrante del Gruppo Miroglio come un marchio indipendente, mantenendo la sua sede a Milano. L'operazione include anche una rete di 15 punti vendita distribuiti in Italia, oltre all'archivio storico e ai diritti di licenza, che espandono l'influenza del marchio in diversi settori inclusi gli arredi e la profumeria. La strategia del Gruppo Miroglio si concentra sulla valorizzazione del marchio con l'idea di rimettere in piedi un lifestyle brand a tutto tondo che riprenda il suo posto nell'Olimpo della moda milanese ma non è ancora chiaro se il brand tornerà nella programmazione di fashion week o meno. In base agli annunci dei nuovi proprietari, Miroglio prevede di adottare una strategia di crescita attraverso vari canali, con un'attenzione particolare ai mercati chiave in Italia, nell'Europa dell'Est e nel Medio Oriente, dove il marchio gode di una solida reputazione. Alberto Racca, Amministratore Delegato del Gruppo Miroglio, ha dichiarato: «Intendiamo preservare l'eleganza e la versatilità che da sempre contraddistinguono Trussardi in tutte le sue forme, mentre guardiamo al futuro stilistico e ai valori dei nostri clienti contemporanei. Questa acquisizione ci permette anche di espandere strategicamente la nostra presenza nei settori maschile e della pelletteria, arricchendo e diversificando ulteriormente il nostro portafoglio».
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«Ain’t no rest for the wicked» cantavano un tempo i Cage The Elephant e non sembra esserci riposo nemmeno per Trussardi che nelle scorse settimane ha visto le dimissioni dell’intero consiglio d’amministrazione e avrebbe avviato una procedura di ricomposizione che vedrà un esperto esterno intervenire per ristrutturare la composizione dei propri debiti. Stando a quanto si dice, il debito dell’azienda dovrebbe ammontare a 50 milioni di euro, con le revenue di 80 milioni di euro. Per risollevare la situazione è stata chiamata la società di consulenza 3X Capital, che ha rivisto il fatturato al ribasso e sta provando a riportare l’azienda verso la redditività. Nel frattempo i dipendenti sono stati messi in cassa integrazione e diversi negozi potrebbero chiudere per sempre.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, secondo diverse fonti, sarebbe stato il mancato pagamento di un partner della distribuzione che ha bloccato la consegna della merce creando, presumibilmente, un effetto a catena che non ha aiutato il brand già pesantemente indebitato. Nulla si dice invece su un cambio di direzione creativa, che invece dovrebbe rimanere la stessa – anche se francamente la situazione rimane dubbia un po’ per tutti. Il che è un peccato perchè, per l'ultima collezione FW23, i due direttori creativi Serhat Işık e Benjamin A. Huseby, avevano prodotto una collezione assai credibile e convincente. Le opzioni a questo punto sembrano essere solo tre: se Trussardi sopravvivrà alla tempesta, lo farà come brand più ridimensionato e piccolo; se non potrà sopravvivere, può sperare che un nuovo imprenditore lo rilanci o, se non riuscirà a sanare il debito, dovrà dichiarare il fallimento.