Rolex sta aumentando il prezzo dei suoi orologi
Inclusi i celebri modelli Oyster Perpetual e Submariner
12 Gennaio 2022
Come riportato da magazine di settore Professional Watches e Italian Watch Spotter, all’inizio del 2022 Rolex ha aumentato il prezzo dei suoi orologi di punta sul mercato internazionale: sia negli USA che in Italia, ad esempio, il prezzo del classico modello Submariner è aumentato di poco più del 10%, ossia di circa 800€, mentre il modello Daytona, sempre con un simile incremento percentuale, è arrivato a costare anche 1300€ euro in più, ma l’aumento maggiore è avvenuto per l’Explorer che ha visto una risalita del prezzo del 12,2% mentre l'Oyster Perpetual è aumentato di circa il 4%. I motivi dell’aumento dei prezzi risiedono ancora una volta nella supply chain – come si può notare dai modelli citati nei nuovi listini prezzi del brand, infatti, gli aumenti di prezzi hanno interessato i Rolex d’acciaio che, dopo la riapertura seguita alla prima ondata di pandemia, si sono addirittura triplicati.
Oltre all’elevato costo delle materie prime, che comunque ha inciso solo parzialmente sui prezzi di retail dei Rolex, a causare la scarsità dei segnatempo sul mercato e dunque il loro aumento di prezzo è stato anche l’incremento della domanda: è noto che Rolex come brand, producendo a mano i suoi modelli, possa renderne disponibili solo un certo numero all’anno con liste di attesa lunghissime, chi vuole acquistare un Rolex, dunque, si rivolge al mercato secondhand dove i reseller applicano aumenti di prezzi stratosferici proprio in ragione della rarità dei Rolex originali. È chiaro che il pay-off nel caso del mercato secondario sia quello di evitare la lista di attesa, anche pagando più del doppio o del triplo dell’originale prezzo di listino.
Questo aumento di prezzi dei Rolex, dunque, può essere fatto ricadere nell’ambito dell’aumento generalizzato dei prezzi dei prodotti di lusso visto durante gli ultimi due anni di pandemia. Ma se brand come Rolex stesso o Hermès hanno potuto giustificare gli aumenti dei prezzi con il riscontro tra capacità produttive dei laboratori artigianali e impennata della domanda, altri brand di lusso, come ad esempio Chanel, stanno mirando a ottenere la medesima scarsità per elevare i propri prodotti a un simile livello di richiesta e di rarità. La pandemia ha dunque evidenziato una nuova distinzione: quella tra prodotti di lusso e über-luxury, che include tutti quei beni per cui la stessa clientela abituale del lusso (che ha evidentemente iniziato a esplorare il secondhand) può o acquistare tramite i canali di retail dopo un’attesa lunga anche anni o comprare subito a prezzi che sono così elevati che continuano a rinforzare l’idea del valore dei prodotti stessi.