nss New York Fashion Week FW19 Awards
And the winner is...
14 Febbraio 2019
La New York Fashion Week dedicata al womenswear FW19 è ormai finita. Tante le proposte che si sono alternate in questi giorni, pochi i nomi di grandi rilievo e ancora meno, come sottolinea Cathy Horyn su The Cut, le collezioni realmente interessanti o rilevanti sulle passerelle. Un segnale che conferma lo sgretolamento del potere della moda americana a vantaggio di quella europea, ormai vero arbitro di stile internazionale. Se on stage le idee latitano la soluzione che molti designer hanno adottato è quella di trasformare le sfilate in happening. Infatti, quest’anno a vincere è il format concerto rock con Lil Pump che si esibisce da Philip Plein, con i modelli che fanno stage diving come è successo da Telfar o che cantano a squarciagola inni grunge, come nel tributo a Courtney Love e alla sua band Hole visto da Batsheva. Sul piano strettamente stilistico, si registra un accentuarsi sempre più estremo di due opposti: da un lato il raffinato minimalismo intellettualoide di The Row, Helmut Lang o Proenza Schouler; mentre dall’altro ci sono gli strampalati, ma accattivanti, virtuosismi di Vaquera o Tomo Koizumi. La terza via per il successo è rielaborare il passato, quello altrui, come ha scelto di fare Marc Jacobs citando Cristobal Balenciaga e Yves Saint Laurent, o il proprio, come Tom Ford che ha riproposto le sue creazioni anni ’90 realizzate per Gucci.
And the winners are...
Miglior Show: Tom Ford
La preoccupazione per tutto quello che sta succedendo nel mondo ha spinto Tom Ford a realizzare una collezione sartoriale, misurata, basata sui codici dell’eleganza degli anni ’90, gli stesso che hanno reso famoso il designer quando lavorava da Gucci. È un guardaroba fatto di ampi e avvolgenti coat, long dress dalle profonde scollature decorate da catene, ma, soprattutto, da raffinati tailleur pantalone di ispirazione maschile, resi sensuali dalle camicie sbottonate e dal raso e il velluto. Look monocromatici resi ancora più speciali da una palette che alterna rosso, viola, nero, toni boschivi, sfumature di grigio e azzurro pastello. Quando si dice la classe non è acqua.
Miglior attore non protagonista: The Row
Parole chiave: pulizia, minimalismo e palette naturale. Le gemelle Olsen a capo di The Row riescono anche questa volta a confermare la loro identità, l'amore per l'esagerazione che non sfocia nell'eccesso, l'oversize che diventa sinonimo di arte e femminilità.
Miglior rivelazione: NPC
Volt, puffy, urban style e marsupi. NPC è la rivelazione di questa NYFW proprio perché ha dimostrato di saper mescolare con intuito e gusto una serie di trend street, mescolando tessuti e nuance differenti come solo un new talent con uno sguardo verso il futuro sa fare. Il must have? Senza dubbi la sacca tracolla over.
Miglior Sneaker: John Elliott x Nike LeBron Icon Gold
Miglior Location: Oscar de la Renta
All'interno di un giardino ricco di piante, fiori e colori, sfilano le modelle lasciandosi alle spalle una incantevole chiesa, imponente e romantica, proprio come la collezione FW19.