La sostenibilità secondo Woolrich e Griffin Studio

La stagione FW19 di Woolrich parte dalle coste del sud-ovest dell'Inghilterra e in particolare dalla collaborazione con Griffin Studio, studio che sta ispirando un cambiamento della moda in termini di sostenibilità e rispetto per l'ambiente.
Il punto d'incontro per questa collaborazione tra lo storico brand americano e Jeff Griffin - designer del brand - è la missione di creare capi pensati per l'attività outdoor, con una approccio responsabile che crei un'esperienza di immersione nella natura.
Il processo di tintura dei capi determina il 20% degli scarichi idrici a livello globale e per tingere 1kg di tessuto sono necessari 200 litri di acqua. Per questo motivo Griffin, insieme al produttore di tessuti Majocchi, ha utilizzato un nuovo procedimento Zero Water, dando vita a Eco Ramar Cloth, una versione ecologica dello storico materiale di Woolrich.

Il dialogo con la natura di Woolrich diventa totale con questa collezione, dai boschi della Pennsylvania alle coste inglesi. Il mare ha un ruolo di primo piano in questo progetto, i tessuti dei capi sono un gesto di attivismo ecologico del brand, realizzati con la plastica raccolta dalle coste spagnole e trasformata in Polyestere riciclato, che si unisce a un cotone coltivato senza pesticidi.
Griffin Studio e Woolrich creano così una piccola realtà circolare, anche grazie alla capsule Second Life, limited edition e realizzata con eccessi di produzione.
Circolare significa anche longevità e versatilità, per questo i capi della collezione come il parka si trasformano in un sacco a pelo o poncho con zip. Ad allontanare il pregiudizio che porta ad associare la moda sostenibile con prodotti di bassa qualità, Woolrich riprende alcuni dei suoi simboli come il Buffalo Check rosso e nero e l'Hunting Orange Wool, inserendosi in quel processo necessario di rinnovamento etico della moda.