All the revolutions happening right now inside Vogue UK
Così tanti licenziamenti che qualcuno ha coniato il termine "V-rexit"
08 Luglio 2017
La notizia del giorno?
Edward Enninful, nuovo direttore di Vogue ha assunto Grace Coddington, ex direttore creativo di American Vogue, Naomi Campbell, Kate Moss e Steve McQueen come contributor per la rivista.
Un vento o, per meglio dire, un tornado di rinnovamento sta travolgendo la famiglia Vogue.
Nuovi direttori arrivano, altri se ne vanno, facendo crescere sempre più il numero di licenziamenti, tanto che qualcuno ha coniato per l’occasione il temine “Vrexit”, una crasi tra “Vogue” ed “exit”.
Via le posh girls, le donne eleganti e altolocate che hanno dominato per decenni la rivista, rimpiazzate da una nuova squadra più giovane e, soprattutto, più a suo agio con il mondo dei social media.
Ultimamente in molti avevano notato un appiattimento di contenuti, un certo sentimento di stanchezza che avvolgeva più o meno tutte le versioni della Bibbia modaiola, diventata una vetrina anonima per i marchi e le loro pubblicità.
Non stupisce quindi che, nel tentativo di recuperare lettori e interesse, ora si stia cercando di virare verso un format più fresco e dinamico, grazie alla linfa delle nuove assunzioni. Esempio perfetto di questo progetto è Teen Vogue da poco diretto dalla trentenne Elaine Welteroth che nell’ultimo biennio ha affiancato a rubriche su beauty e moda, pagine su politica e attualità, riscuotendo un buon successo.
La rivoluzione più grande è però quella che sta invadendo British Vogue, al centro dell’interesse anche per un’intervista rivelatrice dell’ex fashion director, Lucinda Chambers.
Scoprite insieme a NSS i punti più salienti del nuovo corso di Vogue UK.
#1 King Edward
Un paio di mesi fa Edward Enninful è stato nominato nuovo editor-in-chief. 45 anni, Ghanese cresciuto a West London, diventato fashion director appena diciottenne del magazine i-D ha le idee chiare: cacciare tutto il vecchiume e rimpiazzarlo con amici e colleghi dotati, influencers colti e fortemente connessi con la contemporaneità.
#2 Vrexit
Dicono addio alla rivista: Alexandra Shulman, direttrice dell’edizione britannica di Vogue per 25 anni (rumors dicono che dietro la sua rimozione ci sia la temibile Anna Wintour); l’editorialista Fiona Golfar; Frances Bentley, direttore esecutivo per 24 anni; la vice direttrice della rivista Emily Sheffield e l’ex fashion director, Lucinda Chambers.
#3 New Blood
Le nuove assunzioni di Enninful, tra amici fashion e intellettuali hollywoodiani: il suo primo acquisto Venetia Scott, stylist e fotografa con oltre 40 mila followers su Instagram; Grace Coddington, leggendario direttore creativo di American Vogue che ha abdicato al suo trono lo scorso anno dopo 30 anni; Queen Kate aka Kate Moss; Naomi Campbell e Steve McQueen, regista di 12 Years a Slave.
Gli ultimi tre avranno il ruolo di contributing editors.
BONUS
Chambers vs Vogue
Enninful la ha silurata dopo trentasei anni da British Vogue, di cui venticinque passati nel ruolo di fashion director, e lei non ha preso bene la notizia.
Così ha lasciato un’intervista in cui racconta la sua verità. I punti salienti:
- ha smesso di leggere il suo Vogue da molti anni, da quando è diventato una vetrina anonima per i marchi e le loro pubblicità;
- la moda ha venduto l’anima alla finanza - che Renzo Rosso sia il diavolo?;
- nella moda fallire non è un’opzione accettabile;
- la maggior parte delle stylist sono assunte perché sono belle e ben vestite e non per la loro bravura;
- mai far vedere i propri fallimenti, l’importante è millantare di avere una vita splendida e invidiabile su Instagram;
- i giornali aspirazionali esisteranno ancora?
Che ne pensate? Chissà se il nuovo direttore di Vogue Italia Emanuele Farneti sarà spietato e rivoluzionario con Enninful?
Da venerdì 7 luglio quando arriverà in edicola il primo numero creato da lui lo sapremo.