Intervista a Luca Botte
In occasione di “My Patch Ride Out” l'evento di Fred Perry a Bologna
12 Maggio 2017
In occasione dell'evento "My Patch Ride Out" organizzato da Fred Perry a Bologna, abbiamo fatto qualche domanda a Luca Botte. Il giovane talento, che guiderà i partecipanti durante la biciclettata per la città, ci ha raccontato come si è appassionato al mondo bike e tutto ciò che ruota intorno a questo.
Non dimenticate di partecipare all'evento domenica 21 maggio, cliccando QUI.
#1 Fred Perry è una leggenda fortemente legata al tennis. Come vi siete avvicinati al mondo del ciclismo?
Il ciclismo ha una cultura ricca legata alle comunità internazionali, che sono unite nella loro passione per lo sport. Fred Perry è sempre stato intrinsecamente legato a questa subcultura, attraverso il suo lifestyle e il suo stile nel corso degli anni.
#2 Qual è l'intento dei ‘My Patch Ride Outs’?
Proprio come il ciclismo è di più di una semplice pedalata, i nostri Ride Out sono qualcosa in più che una biciclettata attraverso una città – parlano al cuore e al corpo. Non parlano di momenti di gloria, ma rappresentano il cameratismo ciclistico, lo spirito di squadra. Oggi abbiamo fatto il nostro secondo Ride Out in Italia e ne faremo altri quest’anno.
#3 Qual è la storia dei patches?
Per ogni patch lavoriamo con illustratori locali per catturare lo spirito di una biciclettata che amano. Per i due ride italiani abbiamo lavorato con il grande illustratore Andrea Chronopoulos.
#4 Come è nata la tua passione per la bicicletta e come sei riuscito a farne una professione vera e propria?
Io e la bici non siamo mai andati d’accordo, ma 4 anni fa me la rubarono mentre ero al lavoro e dato che in quel periodo era diventata vitale, diciamo che son stato costretto a trovarne un’altra, ma decisi di farmela con pezzi di seconda mano. Durante la ricerca dei pezzi, avevo sentito parlare dello scatto fisso, ovvero bici con una sola velocità, senza cambi e senza freni. Mi ha invogliato sin da subito dato che amo le cose estreme, e da allora è diventata parte di me. Ogni volta che esco di casa per me è una sfida, le strade diventano il mio campo da gioco e le auto diventano pedine da schivare, adrenalina pura ad ogni pedalata. Nel 2015 ho iniziato a far parte di un team, nonché negozio ormai famoso in tutto il mondo, DafneFixed. Nel giro di un anno postando foto e video di momenti ‘senza freni’, sono iniziati ad arrivare i primi sponsor da varie parti del globo, e per me è stata una grande soddisfazione. Nel 2016 insieme al mio caro amico Filippo Cinotti, decisi di far uscire un cortometraggio intitolato HEARTBEAT, dove viene raccontata la mia passione, e dato il grande successo riscontrato, sono diventato un’icona importante e da quel momento ho iniziato ad avere sponsor sempre più importanti che mi sostengono tutt’ora a far si che questa mia passione diventi una professione.
#5 Qual è secondo te al giorno d’oggi il rapporto tra bicicletta e moda?
Il mondo del ciclismo è veramente vasto e dato che chiunque punta ad essere il migliore nel dimostrare le proprie doti agonistiche, bisogna saper curare anche il proprio look e qui appunto parte il discorso moda. Io ovviamente parlo della mia disciplina, il mondo dello scatto fisso. Se vai ad un evento, sarà difficile trovare una divisa ‘fuori luogo’. La perfezione nel dettaglio è tutto, proprio per questo si va alla ricerca di sponsor che ti aiutino ad apparire, in base all’immagine che si vuole trasmettere. Ho sempre pensato che il look sia una cosa da non tralasciare: puoi essere il numero uno, puoi vincere tutte le gare che vuoi, ma se non trasmetti nulla al pubblico anche attraverso la tua immagine, esso si scorderà di te.
#6 Ormai il 2017 è noto per essere l’anno delle collaborazioni. Ti piacerebbe vederne una tra un brand fashion ed un marchio di biciclette e prodotti annessi? Se si, quale?
Provenendo dal mondo dello skateboard, ho sempre visto collaborazioni di ogni tipo, dai brand più commerciali a quelli più di nicchia. Come ho già detto, sono entrato da poco a far parte del mondo delle bici, anzi, la disciplina di cui faccio parte io è una piccola fetta di ciò che racchiude il ciclismo però comunque ho visto qualche collaborazione, e ora mi vengono in mente le più famose, Le Coq Sportif con L’eroica, Cinelli con Keith Haring, Mike Giant e altri artisti, Leader Bikes con Undefeated, 8bar con Adidas e ovviamente Fred Perry con Wiggins.
Ora come ora non riuscirei a collegare un brand fashion ad un brand di bici, anche perchè mi piace rimanere stupito quando vedo qualcosa di nuovo. Essendo uno sport vasto, potrebbero nascere collaborazioni di ogni genere se dietro al progetto ci sono idee mirate e ben pensate.
#7 Raccontaci della tua avventura con Fred Perry.
Anche se per ora ho poco da raccontare ci tengo a dire che mi fa piacere il fatto che Fred Perry abbia scelto di raccontare la propria storia attraverso i social network, mezzi così vicini ai giovani ed alla portata di tutti, avvicinandoli non solo alla moda ma anche allo sport. Sarei orgoglioso di poter continuare a far parte di questo progetto, sostenendo e motivando i giovani come me a credere nella propria passione.