DAMIEN LANGLOIS-MEURINNE LOUIS VUITTON OBJETS NOMADES
LVNomades
11 Aprile 2015
“Un designer non è nulla senza il savoir-faire dell’artigiano che porta alla vita le sue idee e bozzetti”.
Damien Langlois-Meurinne inizia la sua carriera con Christian Liaigre prima di fondare la sua agenzia, la DL-M, nel 2003: da allora ha lavorato su una vasta serie di progetti di arredamento d’interni, tra eleganza francese e senso di eternità. Più che imporre uno stile, la sua filosofia di design mira ad infondere serenità ad uno spazio, rispettando la personalità di ogni cliente. Oltre all'interior design, Langlois-Meurinne crea collezioni di arredi personalizzati che combinano eleganza e semplicità. Attento all’importanza degli spazi e degli oggetti che ci circondano, usa inoltre esclusivamente materiali naturali come il bronzo e i legni pregiati.
Damien Langlois-Meurinne ha collaborato con Louis Vuitton nella creazione di due oggetti per la linea Objets Nomades: Il Valet e il Totem Floral.
1# Valet
Il Valet di Damien Langlois-Meurinne è una graziosa reinterpretazione minimalista dello storico baule guardaroba Louis Vuitton. Collegate alla lunga asta rivestita in pelle Nomade, le staffe in ottone dorato dispongono di tutto ciò di cui una persona possa aver bisogno per prepararsi - sia per uscire che per andare a letto. Una lampada con paralume in vetro di Murano satinato illumina un elegante specchio, mentre una staffa per appendere i vestiti è accompagnata da un vassoio di legno e da una mensola per gli accessori. Il Valet di Langlois-Meurinne sintetizza la contemporanea visione dei mobili itineranti del designer: occupa poco spazio ed è facile da smontare e trasportare.
2# Totem Floral
Ispirato all’iconica borsa Noé, il Totem Floral è uno splendido giardino verticale, facile da assemblare ovunque ve ne sia necessità. Come un delicato gambo con i rami coperti di fiori, l’oggetto presenta cinque staffe in ottone dorato che spuntano da un'asta verticale ricoperta di pregiata pelle Nomade, sulle quali sono appesi eleganti vasi in ceramica inseriti in contenitori di pelle.
Che cosa ha ispirato i tuoi Objets?
Per me, Louis Vuitton è molto più di un brand, è una Maison dedicata all’arte del vivere e viaggiare, devota all’eleganza. Adoro il suo senso per il viaggio, così libero da compromessi in termini di comfort e raffinatezza, caratteristiche fondamentali del DNA del marchio. Oggi abbiamo la tendenza a viaggiare sempre più leggeri, ma chi può dimenticare i leggendari bauli realizzati su misura che si aprivano rivelando la loro ingegnosità con estrema eleganza, offrendo un’ intera e vasta gamma di utilizzi? Ho pensato al Valet come continuazione di questa idea. L’ho immaginato come se venisse tirato fuori da uno di quei bauli-tesoro. Un oggetto dedicato al suo possessore, verticale e discreto, offre i suoi servizi incurante del tempo o della moda con unico scopo: l’arte di vivere.
Mentre progettavi gli Objets, hai pensato prima alla forma o alla funzione?
La perfetta armonia tra la funzione e la forma è ciò che deve essere raggiunto con naturalezza, quello è il compito del designer. E’ un equilibrio perfetto, che è il risultato di un giusto mescolarsi delle due cose, che garantisce all’oggetto quella che poi è la sua coerenza e delicatezza.
In che modo hai utilizzato il savoir-faire degli atelier Louis Vuitton?
Per un designer, passeggiare negli atelier Louis Vuitton è un momento assolutamente magico. Dopotutto, un designer non è nulla senza il savoir-faire dell’artigiano che porta alla vita le sue idee. E’ sempre stimolante incontrare questi uomini e donne che usano le loro mani per trasformare le cose e renderle sublimi.