Nendo Louis Vuitton Objets Nomades
LVNomades
16 Aprile 2015
“Il nomadismo è vero e proprio lusso emozionale e libertà”.
Nato a Toronto nel 1977, Oki Sato si laurea alla Waseda University di Tokyo nel 2002 e subito fonda Nendo, il suo studio di progettazione - che in cinque anni diventa una delle piccole imprese più influenti del Giappone. I lavori di Sato possono essere ammirati nei musei di tutto il mondo, dal Museo di Arte Moderna di New York al Centre Pompidou di Parigi.
Per Sato "design" significa utilizzare la tecnologia per promuovere la semplicità creando "moments" per le persone nella loro vita quotidiana: “Crediamo che questi piccoli 'momenti' siano ciò che rende i nostri giorni così interessanti e ricchi”.
Oki Sato ha collaborato con Louis Vuitton nella creazione di un oggetto per la linea Objets Nomade: La Surface Lamp.
1# Surface Lamp
Nendo considera l’arte di Louis Vuitton come effettiva semplicità: circonda un vuoto con il cuoio e avrai creato un oggetto da viaggio. Così, dopo aver trovato uno scampolo di pelle durante un viaggio all’interno dei laboratori della Maison ad Asnières, ha creato la Surface Lamp. Il sottilissimo telaio di acciaio della lampada sostiene lo strato di pelle perforato che, illuminato, riproduce il design Damier di Louis Vuitton, mentre i bulbi LED e la batteria ricaricabile USB rimangono nascosti e in ombra. Quando deve essere trasportata, la Surface Lamp può essere facilmente smontata, arrotolata e riposta nella sua custodia, pronta per essere portata con sé. La Surface Lamp è disponibile in due versioni: una in pellame Nomade color caramello e l’altra in cuoio naturale, grigio chiaro.
Per quale motivo hai accettato di creare un Objet Nomade per Louis Vuitton?
Louis Vuitton è un'azienda con una lunga storia e una grande eredità, che da sempre si concentra sull’artigianalità. Ho pensato fosse interessante interpretare queste idee utilizzando la luce e le ombre.
Qual è stata la fonte d’ispirazione per questa collezione?
Sono stato ispirato da un singolo foglio di pelle che ho visto arrotolato nel laboratorio: l’inizio di tutti i prodotti Louis Vuitton.
Come hai chiamato il tuo oggetto e come lo descriveresti in due parole?
L’ho chiamato Surface perché è un foglio di pelle: la “superficie” dell’animale e anche la superficie della luce. Le due parole che lo definiscono sono artigianalità e tecnologia. L’uso del LED e delle batterie ricaricabili e il trattamento del pellame sono stati una perfetta combinazione per questo oggetto. In più, per il modo in cui può essere ricaricata, arrotolata e trasportata, è legata perfettamente al tema del viaggio.