MAARTEN BAAS Louis Vuitton Objets Nomades
LVNomades
17 Aprile 2015
“La reale verità è nel nomadismo”.
Nato in Germania nel 1978, Maarten Baas si laurea alla Design Academy di Eindhoven nel 2002. L'anno successivo, la sua mostra "Where There's Smoke ...” presso la galleria Murray Moss di New York, ne consacra il suo stile distintivo: brucia 25 classici del design coprendoli poi con resina sintetica per creare oggetti unici, realizzati a mano.
Nel 2005 si associa con Bas den Herder e apre lo Studio Baas&den Herder, senza perdere comunque il suo interesse verso la trasformazione delle forme e l'alterazione dell'aspetto degli oggetti e dei loro possibili utilizzi.
Maarten Baas ha collaborato con Louis Vuitton nella creazione di due oggetti per la linea Objets Nomade: la Beach Chair ed una sua versione speciale, la Beach Chair Special Edition.
1# Beach Chair
La Beach Chair di Maarten Baas sembra una borsa ventiquattrore da portare al mare piuttosto che in ufficio. Una volta sulla spiaggia, diventa però sorprendentemente una sedia sulla quale ammirare comodamente l'oceano. Il telaio è ricoperto da una resina applicata amano - marchio di fabbrica di Maarten Baas - la quale protegge la sedia e la rende unica. La struttura della seduta si ispira all'iconica cinghia di cotone che assicurava l'imballo contenuto nei bauli e nelle valigie Louis Vuitton.
2# Beach Chair Special Edition
La Beach Chair Special Edition è una versione incredibilmente vivace della Beach Chair che presenta un telaio rosso brillante e cinghie nere intessute. Ultra esclusiva all-black e con eleganti fibbie in argento, sarà presente in esposizione e disponibile come ordine speciale.
Per quale motivo hai accettato di creare un Objet Nomade per Louis Vuitton?
Louis Vuitton è un brand unico, che da priorità alla qualità e all'artigianalità. Sono fermamente convinto che i designer dovrebbero concentrarsi su queste idee, perciò sono stato felice di fare qualcosa per Louis Vuitton.
Che cosa ha ispirato questo oggetto e come potresti descriverlo in qualche parola?
Sono un designer di arredamento e Louis Vuitton riguarda l'arte del viaggiare. Così ho esplorato l'area di incontro tra questi due mondi. Da quando ho progettato la mia linea di arredamento Clay, mi piace porre letteralmente le mie impronte sui prodotti, e questo è quello che abbiamo fatto anche con questa sedia. Ogni telaio è modellato a mano, perciò ogni volta ne esce un pezzo unico. Successivamente, viene applicato il tessuto, ma il telaio scolpito a mano, che è ciò che contiene la mia vera identità, rimane ancora visibile.
Come hai utilizzato il savoir-faire dei laboratori Louis Vuitton?
Hanno un vastissimo know-how sulle tecniche di lavorazione dei tessuti e della pelle; abbiamo fatto molta sperimentazione con le impunture, i bottoni, i ricami e altro. Hanno un fantastico laboratorio, nel quale un designer potrebbe giocare per molto tempo.