Bruises
05 Ottobre 2010
Ricordate il quinto album di Marilyn Manson? vi rinfresco la memoria: The Golden Age of Grotesque. Sulla copertina dell'album appariva Manson truccato da lucifero - Mickey Mouse in una foto dell’artista Gottfired Helnwein.
Gottfried Helnwein nato a Vienna 8 ottobre del 1948, è un pittore, fotografo, scenografo e perfomance artist, di origine austro-irlandese.
Helnwein è un artista concettuale che si occupa principalmente di psicologia e ansia sociale, ma anche questioni storiche e argomenti politici. Conosciuto anche per aver collaborato con molti teatri e aver progettato palcoscenici e disegnato costumi di scena per importantissime produzioni operistiche. Fra queste Staatsoper Hamburg, la Volksbuhne Berlin, o l'Opera di Los Angeles.
Da sempre anche soltanto l’annuncio delle sue esibizioni suscita forte scalpore nonchè molte recensioni contrastanti, alcuni gli contestano di dissacrare i musei altri invece non esiterebbero a eleggerlo “Dio dell’arte”. Il volto umano nelle sue opere è motivo di connessione, il “vis-a-vis”, è sempre stata infatti la sua scelta preferita. Il suo stile si concretizza già dai suoi primi autoritratti ad acquarello con soggetti infantili, associati ai temi ricorrenti della morte, della sofferenza, e della precaria condizione umana. Bambini ritratti tutt'altro che nella loro versione innocente e candida, bensì feriti o con indosso una divisa. La sua scrittura visiva fa uso di due metodi in parallelo, le opere pongono infatti due riflessioni distinte, un “prima” e un “dopo” nell'opera. L’immagine come momento di narrazione, realizzata con i significati dell’illustrazione e dell’iperrealismo. Le sue installazioni fotografiche sono a dir poco sensazionali, sia per la resa e l’impatto comunicativo, sia per le dimensioni mastodontiche in cui si inseriscono.
Helnwein crea dei veri e propri puzzle grotteschi che includono il martirio, la sofferenza , le immagini metamorfiche del mondo e dei corpi umani. È un pattern ossessivo che si ripete nelle rappresentazioni pittoriche e nelle sue teatrali ed artistiche interpretazioni. Dimostrando tramite metafore l’invulnerabilità e l’invincibilità, caratteristiche insite nell’uomo.
“come può una persona amichevole come Helnwein continuare a fare il suo eccellente dipinto uno specchio dei terrori di questo secolo? O è lui che non può stare senza farlo?” (Heiner Muller)