Sunday Escape - PAV Parco Arte Vivente
Il Centro Sperimentale d'Arte Contemporanea nel cuore di Torino
02 Luglio 2017
Siete stufi di visitare i soliti musei pieni di quadri di nature morte, enigmatici motivi astratti o opere concettuali che lasciano nella vostra mente solo un grosso punto interrogativo?
Per voi l'unica vera incarnazione d'arte è la natura?
Bene! Allora vi innamorerete dell'Arte del Vivente, un filone di ricerca tra le arti contemporanee che avvicina sperimentazione genetica, biologia ed esperienza artistica sviluppatosi a partire dagli anni '90 del Novecento come evoluzione della Land Art (ispirazione della collezione men SS18 di Rick Owens) e dell'Art in Nature.
Gli artisti? Personaggi come Joseph Beuys, Christo o Richard Long, che spesso utilizzano conoscenze e strumenti scientifici mescolandoli con elementi naturali per la creazione dei loro lavori.
Se volete saperne di più il posto perfetto per voi è a Torino.
Si chiama PAV - Parco d'Arte Vivente, un centro sperimentale d'arte contemporanea nato ufficialmente nel 2008 e progettato da Gianluca Cosmacini e Alessandro Fassi.
Sorge nel cuore dell'ex area industriale di Torino, 23.000 mq riqualificati e destinati ad area verde. Dove fino agli anni '90 sorgeva la Framtek, società di proprietà della Fiat che produceva componenti per auto, ora cresce l'erba del parco.
Ma cosa rende speciale il PAV?
La volontà di creare un dialogo tra visitatore, opere d'arte e natura attraverso visite guidate, workshop formativi, laboratori artistici, iniziative ludiche per i bambini e ragazzi.
Il PAV divide il suo spazio tra un edificio ottagonale e l'area verde. La struttura concepita secondo i principi dell'architettura bioclimatica contiene aule, laboratori didattici e il percorso interattivo "Bioma" di Piero Gilardisi che si snoda attraverso sette moduli, preceduti da un atrio con vari servizi e intervallati da vani di "sosta meditativa".
Il tetto dell'edificio, invece, ospita il Jardin Mandala, un giardino pensile di circa 500 mq costituito da Sedum e graminacee su un fondo di sabbia e pigmenti progettato da Gilles Clèment.
Nello spazio outdoor si trovano diverse opere come Pedogenesis di Andrea Caretto e Raffaella Spagna, La Folie du Pav di Emmanuel Louisgrand , Taking Over di Andrea Gedin e la più rappresentativa Trefle, un enorme quadrifoglio di siepi realizzato Dominique Gonzalez-Foerster.
Inoltre ci sono un prato pianeggiante; un tappeto di erbe aromatiche; un'installazione con arnie per un'esperienza di apicoltura urbana; un orto coltivato da volontari; un enorme forno per cuocere all'aria aperta pane biologico.
Interessante, vero?
Se volete sapere di più sul Parco d'Arte Vivente e tenervi aggiornati su tutte le sue iniziative visitate il sito ufficiale.