So–Milano presenta Waiting for the drama
La serie fotografica di Michele Bressan presentata nella prima issue di Edicola, ora in mostra per le strade di Milano
14 Aprile 2017
Vi ricordate di Michele Bressan? Abbiamo parlato del fotografo italiano in occasione della presentazione della prima issue di Edicola, dove era stato presentato con la sua serie fotografica Waiting for the drama.
Il suo particolare gusto per i cromatismi e i virtuosismi digitali è stato notato anche dalla nuova realtà meneghina So-Milano, uno spazio concepito per essere dimora espositiva dei nuovi caleidoscopici codici e linguaggi della moda contemporanea. Le dodici splendide finestre su Piazza Risorgimento dello store, sono attualmente adornate dagli scatti di Michele Bressan, di cui potete avere una preview nella gallery qui sotto.
Abbiamo contattato Michele Bressan per scoprire di più su questo nuovo connubio tra arte e moda.
#1 Ti abbiamo conosciuto attraverso gli scatti di Waiting for the drama. Da dove e come nasce quest'idea?
Come in altri miei progetti, ho voluto affrontare una realta' quotidiana, esplorando qualcosa accessibile a tutti, come un cinema. Solitamente, le sale cinematografiche ci sono conosciute solamente grazie alla loro funzione, essendo sempre ritratte con spettatori. Fotografando delle sale cinematografiche vuote e illuminate, durante il tempo ''morto'' risultato dalla pausa tra le proiezioni, sposto il centro d'interesse, facendo guadagnare importanza a questi spazi neutri, di transito, facendoli diventare per la prima volta protagonisti. Spazi solitamente conosciuti al buio, rivelano un'identita visuale propria e sorprendente. Il progetto diventa memento, siccome la maggior parte delle sale cinematografice fotografate, attualmente non esistono piu'. Hanno chiuso o sono state trasformate per ospitare un altro tipo d'attività. Tutte le sale fotografate si trovano a Bucarest, Romania. Tutte propieta' dello stato, risalenti agli anni '70-'80, fallite perche ormai obsolete come dotazioni e design, specialmente a confronto dei moderni Multiplex, Mall&Co.
#2 Da Edicola a So - Milano, e il tuo progetto supera a pieni voti il passaggio dal digitale allo stampato. Qual è la tua dimensione ideale?
Fotografo utilizzando pellicola. La dimensione ideale è quella con la quale riesco a proporre il meglio a livello di dettaglio. La serie Waiting for the Drama è stata ''scattata'' in formato 6x7, ottenendo le migliori stampe a 80x65cm. Altri miei progetti, sono realizzati con apparecchi large format. Le stampe risultate dai loro negativi 4x5, le faccio a 100x80cm, e sono veramente spettacolari.
#3 La moda incontra la fotografia sulle vetrine di So - Milano, cosa pensi di questo connubio?
La moda è un discorso estetico, visuale, come la fotografia e tutta l'arte in genere. Non noto alcun contrasto, ma una felice simbiosi.
#4 Sappiamo che sta per uscire un tuo nuovo libro. Che cosa puoi dirci dei tuoi progetti futuri?
Il mio ultimo progetto è intitolato RAPI (Romanian Archeological Photography Index) e tratta il legame tra paesaggio e storia. Durante il periodo 2014 -2017, abbiamo fotografato zone sperdute della Romania, zone dove durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, c'e' stata attività. Da queste zone, abbiamo recuperato diversi artefatti che ne confermano la storia, creando una tridimensionalità del paesaggio, tramite un ponte tra spazio, tempo e memoria. Il mio nuovo libro e' appunto RAPI, progetto realizzato in collaborazione con Bogdan Girbovan. E' stato recentemente presentato a Bucarest. Come progetti futuri, vorrei continuare un'altra mia serie, Familiar Views. Anche qui, i protagonisti sono il paesaggio e l'everyday life.
Waiting for the drama presentato da SO-MILANO e curato da Edicola con Walter Giordano, sarà visibile al pubblico fino a metà Maggio in piazza Risorgimento 8, Milano.