Vittorio Franzolini ha 19 anni e vive a Udine. Un viaggio in Marocco ormai dieci anni fa lo ha fatto innamorare della fotografia.
Ho scattato inizialmente in digitale, sono passato alle usa e getta fino ad arrivare, da un paio di anni ormai, ad utilizzare esclusivamente l’analogico. Solitamente scatto durante i viaggi che faccio, altrimenti quando sono a Udine cerco di inventarmi qualche tema di interesse: la vita nella periferia di una piccola città come la mia o la natura che qui è a portata di mano.
Quando questa estate è sbarcato per la sesta volta sull'isola di Stromboli aveva con sé un bel po' di rullini, e una mezza idea di realizzare un libro fotografico.
Stromboli è un posto importante per me. Dopo tutti questi anni mi sono creato un gruppo di amici a cui tengo molto: tra questi c’è Liliana, la ragazza presente in una delle fotografie. L’Isola è un posto magico, diverso da tutte le altre Eolie, con questo vulcano che non sai mai cosa potrebbe combinare...e quest'anno si è visto.
Stromboli appare come un universo a sé stante, lontano dai paesaggi a cui siamo abitutati. E' selvaggia e primordiale, ristablisce l'ordine gerarchico tra natura e uomo con quell'imprevedibile vulcano al cui cospetto ci sentiamo minuscoli e impotenti. Aleggia un'aura di malinconia tra le strade deserte contornate da edifici immacolati che ricordano lo stile architettonico delle case delle isole greche, è una desolazione dolce, interrotta dalla presenza da volti che lasciano il segno.
La gente è molto accogliente e anche solo dopo pochi giorni ti senti parte del posto. Ti senti fuori dal tempo e dal ritmo delle giornate che si vivono in città, il fatto che manchi la luce la sera o che l’acqua potabile venga portata con la nave è straniante.
Con questa serie di immagini Franzolini scrive una lettera d'amore all'isola con cui condivide un legame così speciale, un legame che vorrebbe rafforzare ulteriormente trasformando la serie fotografica in una zine o in una mostra itinerante da portare anche nella sua città natale.
Oltre all'aspetto più documentaristico della fotografia, Vittorio vuole sperimentare in campagne ed editoriali orientati verso il fashion, in particolare con Blank Fabrics, brand di moda ready-to-wear che segue insieme a tre amici.
La mia più grande ispirazione è mio padre, che è architetto. Parlando di fotografi ammiro molto Nicolai Howalt, Jamie Hawkesworth e Zoë Ghertner.
Guardando le immagini di Stromboli Project si è come trasportati sotto il sole cocente, sui sassi appuntiti e sui versanti scoscesi della magica Stromboli.