Vedi tutti

Giardino Botanico Fondazione André Heller

Natura ed arte si incontrano sul Lago di Garda

Giardino Botanico Fondazione André Heller Natura ed arte si incontrano sul Lago di Garda

È arrivato marzo. Ancora qualche settimana e la primavera si farà largo tra freddo e maltempo portando con sé giornate più miti che risveglieranno il nostro desiderio di stare all’aria aperta. In previsione di questa stagione, nss vi suggerisce un posto dove trascorrere il weekend tra arte natura: il Giardino Botanico della Fondazione Heller. La sua storia inizia nel 1901 quando il dott. Arthuro Hruska, medico dentista degli Zar, dei Savoia, dei papi Pio XII e Giovanni XXII, di re Alberto del Belgio e di altri celebri personaggi della storia, si trasferisce a Gardone Riviera, ridente borgo situato lungo la costa occidentale del lago di Garda. Qui, innamorato del luogo, decide di acquistare un terreno, inizialmente terrazzato a vigneto, con un’estensione di circa 15.000 metri sul declivio del Monte Lavino per costruire in un giardino. In un paio d’anni, tra il 1912 e il 1914, Hruska raccoglie migliaia di esemplari diversi di piante.

Oggi queste hanno raggiunto l’impressionante cifra di oltre 3.000 specie, grazie all’importante contributo di Andrè Heller. Dal 1989, infatti, la proprietà dell’orto botanico è passata alla fondazione dell’influente artista multimediale viennese che è riuscita a trasformarlo in uno dei giardini più belli d’Italia.

“Felci alte un metro accanto a meravigliosi melograni e cascate, stagni con carpe koi, trote e immagini riflesse del volo delle libellule, colline in pietra dolomitica accanto a cactus e torri ricoperte di edera. Sculture indiane e marocchine in armonia con installazioni di Roy Lichtenstein, Susanne Schmögner, Mimmo Paladino e Keith Haring. Quando guardo da uno dei balconi della mia villa, la maestosità del Lago di Garda o uno dei miei boschetti di bambù, mi è sempre difficile credere che questo parco mi abbia voluto come suo custode e alleato, e lo ringrazio, per quanto io possa, con amore.”

Con queste parole elogiative Heller descrive l’eden che è riuscito a realizzare sul lago di Garda e svela il segreto della sua unicità: l’incontro tra natura ed arte. Passeggiare nel parco significa assistere ad un dialogo tra questi due mondi, ammirare fiori di loto, ninfee, bambù, orchidee e stelle alpine, felci, alberi secolari ed esotici, ruscelli, cascate, stagni e giochi d’acqua, ma anche tante installazioni ed opere d’arte.

È facile riconoscere i famosi omini di Haring e i lavori di Auguste Rodin o Joan Mirò così come il Genius Loci di Heller: un busto con le braccia aperte rivestito d’edera che emerge dall’erba e rappresenta il mutare della natura in contrapposizione con l’intervento umano. Tante sono anche le installazione che riproducono figure mostruose come teste in bronzo o ricoperte di tasselli di ceramica che spruzzano acqua o restano immobili nel ruolo di guardiani della natura. Il Giardino Botanico della Fondazione Andrè Heller è piccolo paradiso, un posto quasi magico che ingloba il paesaggio lacustre e mille altre atmosfere e sfumature. È possibile visitarlo da marzo a ottobre tutti i giorni dalle 9 alle 19, ma se volete più informazioni potete controllare il sito ufficiale