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Chi è Massimo Pericolo

L'"emodrill" che ha convinto Salmo, Diplo, Phra Crookers e la Lovegang

Chi è Massimo Pericolo L'emodrill che ha convinto Salmo, Diplo, Phra Crookers e la Lovegang

La prima volta che ho ascoltato Massimo Pericolo è stata in occasione del suo featuring in “Ansia”, brano di Ugo Borghetti della Lovegang. Ricordo di essere rimasto impressionato dal suo modo di rappare, dalle barre dagli incastri e da uno stile che mi suggeriva qualcosa di nuovo. A quel punto ho digitato su Google il suo nome, scoprendo un rapper diverso, multiforme e inedito per il panorama italiano, con la profondità lirica tipica dei colleghi francesi e la metrica dei rapper americani.

 

Chi è Massimo Pericolo?

È un ragazzo di Brebbia, Varese, che dopo due anni in galera ha capito di dover dare una svolta alla propria vita, investendo sul rap. Proprio il passato di Massimo Pericolo è il primo punto su cui soffermarsi: i due anni in carcere sono la fine peggiore possibile per un ragazzo della sua età, ma proprio questo capitolo della sua vita gli ha permesso di far valere una certa street credibility solamente millantata da molti rapper di oggi. Dietro le sbarre, come detto, ha aperto gli occhi e si è riscoperto rapper, iniziando a pubblicare i suoi primi pezzi già nel 2015, nonostante le tracce più note risalgano al 2017.

Parlando di rap, la poliedricità dimostrata dal ragazzo di Brebbia è impressionante. Partendo dal nulla e senza un background alle spalle, Massimo non solo ha dimostrato di essere un rapper dalle capacità tecniche importanti, ma soprattutto lo ha fatto rappando in due modi molto diversi: uno violento e quasi estremo, l’altro più intimo e complesso. La sua musica è, secondo la definizione da lui stesso coniata su Instagram, “emodrill”, un misto d’emozioni sputato su basi arroganti e grevi come in “7 miliardi”, oppure pacate e melodiche come in “Totoro”. In questo senso, le strumentali prodotte da Phra Crookers, con i loro bassi poderosi e le loro sonorità crude e hardcore, caratterizzano tutta l’attività artistica di Massimo Pericolo.

Ai brani va aggiunto un elemento al quale non si può prescindere per una lettura completa del personaggio, ovvero i videoclip. In quello di “7 Miliardi”, è esposta su una macchina la condanna alle Forze dell'Ordine e la faccia di Michele Uva, mentre Massimo Pericolo brucia la sua tessera elettorale perché “tanto non serve”. L’esplicitezza spiega bene che il ragazzo si sta presentando al grande pubblico con un progetto chiaro: andare contro al sistema e riscattarsi.

 

Cosa rappa Massimo Pericolo?

Le sue tematiche del Massimo Pericolo-pensiero non sono molte, ma forti e dirette. La prigione, i problemi con la droga e le Forze dell’Ordine, la famiglia mai presente, lo Stato. Un esempio possiamo rintracciarlo in “Miss”. Qui Massimo si esprime fino al limite, dimostrando tutta la sua rabbia e il suo malessere di una vita amara. “I miei si sono amati solo prima che nascessi”, è una barra indigesta e dura, che rappresenta una parte del passato di Massimo Pericolo, raccontando di un’infanzia senza affetti rimarcata anche più avanti nel corso del testo. “Fanculo la leva, facciamo già la galera” è un verso che arriva duro come il gancio e racchiude uno dei punti sul quale Massimo Pericolo tende a focalizzarsi, la sfiducia totale nelle istituzioni, mista a un sentimento di diprezzo autentico verso le Forze Armate. Il rapper si schiera apertamente contro tutto quello che vuole rappresentare la legge, insieme a un neanche tanto velato messaggio d'avvertimento da parte sua, traducibile nelle parole del testo di “Cella senza cesso”: “La giustizia non risolve i miei problemi”.
“Sto bene senza i soldi per ora, finché c'ho i broski ho qualcosa” è, infine, la barra riassuntiva dello stato in cui si trova ora il rapper. Sfondare a modo proprio e con i suoi amici a fianco, il resto sembra non contare nulla.

Per certi versi allora, Alessandro Vanetti - questo il suo vero nome-, si avvicina per narrazione a un altro rapper, genuino e schietto come lui, che sta facendo molto parlare di sé. Sto parlando di Speranza, ragazzo casertano che negli ultimi mesi ha iniziato a spopolare col suo rap spudoratamente violento, ma soprattutto sincero, dando voce al contesto nel quale è cresciuto e vive. Ai vestiti di alta moda Pericolo preferisce qualcosa di più autentico, tute Givova e Zeus. Anche grazie al look Speranza e Massimo Pericolo trasmettono un messaggio reale, in grado di riflettere la propria situazione senza mascherarla. È grazie a queste peculiarità, questa “onestà intellettuale”, che tutti stanno iniziando ad accorgersi di due personaggi così nuovi per il rap game italiano.

 

Massimo Pericolo diventerà la next big thing del rap italiano?

Con un rap diverso, d’impatto e direttamente proporzionale ai suoi cambi d’umore, Massimo Pericolo si prenderà il rap game nel 2019. Sono anche le reazioni dei colleghi a dimostrarlo. Se non bastasse infatti il supporto di Phra Crookers, il rapper di Brebbia è molto stimato anche da tutta la Lovegang, e di recente, anche da Salmo, che in una sua Instagram Story ha condiviso l’ultima canzone di Massimo, “Sabbie d’oro”. Attenzione a Massimo Pericolo, non l’ennesimo ex carcerato in cerca di rivalsa sociale, ma forse qualcosa di più. Un artista che deve dire la sua e deve insegnare qualcosa a tutti, dopo che gli altri non sono riusciti a insegnare qualcosa a lui.