Swim into Caribou.

Se credete di conoscere Caribou ripensateci. Dan Snaith aka Caribou, canadese , classe 1978. Dopo gli studi di matematica, Dan inizia a comporre le sue prime produzioni facendosi chiamare "Manitoba" poi cambiato per problemi di copyright., con il nome Caribou nome che nasce durante un trip di lsd.

La  musica di Caribou è un raro mix di psichedelia e di electro-pop, e  il suo album, prodotto dalla City Slang Records, non ha perso le caratteristiche che lo hanno reso celebre precedentemente, pur apportando l'inserimento di una robusta dose di synth che ben si lega con l'animo psichedelico, e che contraddistingue  con i lavori di Snaith. Una produzione sorprendente, piena di texture vivaci: dall' effervescente apertura di "Odessa" che  ci fa tamburellare le dita sul volante, alla natura inesorabile di "Swim" fino alla gloriosa odissea di "Jamelia". E' uno dei dischi elettronici più riusciti di questo 2010, con una sua versione remixes non da meno. E' inevitabile ascoltando, accorgersi che l'invito a nuotare che titolo suggerisce una dance music fatta di loop vocali perfettamente studiati una dance che suona come se fosse fluida, fatta d'acqua anzichè di "robe metalliche"come quasi tutte le produzioni dance attuali.

La sensazione, in principio, è quella di un'apnea di suoni ovattati, ma poi ci si rende conto che si fa davvero ascoltare, si fa gustare. Il flusso sonoro e il movimento sono le caratteristiche fondamentali di questa produzione che lascia fantasticare sul passare del tempo. Immancabili le collaborazioni illustri : Kieran Hebden dei Four Tet, Luke LaLond dei Born Ruffians. Dan Snaith si riconferma talento allo stato puro, un poli-musicista performer-compositore-produttore-arrangiatore,un one-man-band capace di far confluire tutti i suoi talenti in qualcosa di musicalmente avanti dancefloor-ready. Non si sa in che direzione andrà il suo prossimo lavoro, ma di certo il flusso di swim aiuterà a fare una nuotata rigenerante. 
P.S. Prossimo live: 30 novembre Roma, Circolo degli Artisti.