L’America è tornata Americana
L’estetica del patriottismo
30 Ottobre 2024
Ogni quattro anni, gli americani sono chiamati al voto per scegliere il presidente tra i due partiti principali: i Democratici e i Repubblicani. Funziona così fin dalla fondazione degli Stati Uniti d’America, ma sebbene la modalità di voto non cambi mai, quest’anno le elezioni del 5 novembre sembrano essere diverse. Non solo perché ci si ritrova a scegliere tra un ex presidente sotto processo e l’attuale vicepresidente entrato in corsa all’ultimo minuto, ma perché nell’ultimo anno l’America è improvvisamente tornata americana. “Americana” non solo nel senso patriottico, ma anche nei suoi simboli culturali: nel folklore, nella musica, nei miti e nelle tradizioni che rappresentano l’essenza stessa dell’identità statunitense. Il country, ad esempio, non solo è tornato di moda, ma è diventato il genere dominante al vertice delle classifiche, spodestando il rap che deteneva il titolo fin dalla metà degli anni Dieci. Beyoncé, Post Malone, Ed Sheeran (che è inglese) e Lana Del Rey sono tra i più grandi nomi dell’industria pop che nel 2024 hanno collettivamente deciso di dedicarsi al country. Forse però l’ascesa alla fama più palpabile di quest’ultimo anno nell’industria musicale è quella di Chappell Roan, Miss Americana per eccellenza (o quasi), che con la sua estetica e le sue performance drag ha riportato il sentimento di appartenenza al Midwest, la regione degli Stati Uniti spesso trascurata, conosciuta per gli stati con South, North e quelli che iniziano con la M. E così, spinta da nuovi venti socio-culturali, l’America ha riscoperto la sua anima più autentica, tornando improvvisamente e intensamente "Americana".
imagine the cultural reset if lana brings back her americana aesthetic for 'lasso' pic.twitter.com/CaOkBar59B
— Carla ౨ৎ (@oceanblvdvinyl) April 10, 2024
Le elezioni di quest’anno sono diverse. Non tanto perché è cambiato qualcosa nel sistema, ma perché la loro importanza è quasi senza precedenti. Se prima i Democratici deridevano Trump, considerato un “big fat joke”, dopo l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 il partito blu si è reso conto che Trump non era una forza da sottostimare. Il sistema bipartitico americano è stato spesso criticato per la sua polarizzazione: o è bianco o è nero, senza zone grigie. E per quanto possa sembrare assurdo, il sistema funziona nel creare due fazioni della popolazione che spesso non hanno nulla in comune; eppure, il concetto di libertà è il fulcro della propaganda di entrambi i candidati, interpretato come libertà per se stessi da Harris e come libertà contro gli altri da Trump. Ciò ha innescato un sentimento di appartenenza nelle nuove generazioni, da entrambe le parti. Sui social, specialmente su YouTube, con l’avanzamento della campagna elettorale vengono caricati sempre più video di giovani Democratici e Repubblicani che dibattono sui punti cruciali dei programmi dei candidati. Un video di oltre due ore pubblicato sul canale Jubilee ha raggiunto 2 milioni di visualizzazioni nelle prime 24 ore, e tra alcuni video delle scorse settimane un dibattito tra Charlie Kirk (commentatore politico repubblicano) e venti Gen Z democratici ha totalizzato 20 milioni di visualizzazioni. Il cambiamento abissale tra le scorse elezioni e quelle attuali è il sentimento dominante da parte della Gen Z liberale: se prima si basava sul ridicolizzare e vergognarsi della propria patria, ora tra i vari intervistati prevale una sorta di rivalsa, quasi a indicare la volontà di riappropriarsi della reputazione del proprio paese. Tutto questo fermento politico sta alimentando il fenomeno dell’Americana, rinvigorendo l’interesse per le radici culturali e l’identità nazionale.
Nella cultura popolare, l’estetica “Americana” è tornata in primo piano non solo per quanto riguarda la musica, ma anche la moda: sempre più trend nati in terreno americano stanno abbracciato elementi per lo più connessi alla cultura country. Basti citare la collezione FW24 di Louis Vuitton firmata da Pharrell, o lo show full-Americana di Ralph Lauren negli Hamptons per la collezione SS25, o osservare il dress code dei concerti dell’ultimo anno, dove camperos e cappelli da cowboy sono stati all’ordine del giorno. Allo stesso tempo, molte star stanno abbandonando il “glitz and glamour” delle grandi città per avvicinarsi alla campagna rurale del centro America. In primis la supermodella Bella Hadid, che ha lasciato la vita da jet-setter e l’appartamento a Downtown New York per trasferirsi in un ranch con il suo fidanzato (cowboy di nome e di fatto) e partecipare ai Rodeo a cavallo, praticamente come nel Far West. Più recentemente, il matrimonio inaspettato di Lana Del Rey con uno sconosciuto esperto di coccodrilli ha riportato alla luce l’eterna nostalgia per l’estetica del primo album della cantante, che ruota intorno a un mondo di Route 66 e “stars and stripes”. Sui social, questo ritorno all’estetica “Americana” è stato più che percepito. Dai trend più curiosi come l'ultra virale audio dell’inno americano con “what the fuck is a kilometer” (che cazzo è un chilometro) urlato sopra, al format “the European mind simply cannot comprehend this” (la mente europea non riesce a comprendere questa cosa), fino a quelli che celebrano le estetiche del Midwest, dei cowboy e della Route 66, tutti accumulando milioni di visualizzazioni e like.
@dollclubxo vintage americana season is NOW #lanadelrey #ldr #coquette #borntodie #vintageamericana #americana Diet Pepsi - Addison Rae
In un mondo in cui la maggior parte della Gen Z è cresciuta a pane ed egemonia culturale americana, da qualche parte tra la fine degli anni 2010 e l’inizio di questo decennio gli Stati Uniti hanno perso la loro influenza sui media. Considerando che fino a qualche anno fa quasi tutti i film, le serie e i contenuti musicali consumati in massa provenivano dalle grandi industrie di Hollywood, oggi basta guardarsi intorno sulle principali piattaforme mediatiche per rendersi conto che l’industria creativa è finalmente diventata globale. Spiccano soprattutto le produzioni coreane e ispaniche, che con le loro identità culturali sono riuscite a scalare le vette delle classifiche musicali di Billboard. E se negli ultimi anni l’idea della vita negli Stati Uniti era diventata “cringe”, grazie al rinascimento dell’estetica americana, la nuova ondata di patriottismo estetico ha pervaso la nuova generazione. La nuova it-girl per eccellenza, Addison Rae, nel suo secondo singolo “Diet Pepsi", inneggia alla bandiera americana modernizzando l’archetipo della starlet hollywoodiana degli anni ‘60. Come indicato da Brandon Holder in un suo essay, forse l’America è finalmente uscita dalla sua “flop era”.