Le etichette dei costumi di Halloween fanno più paura di qualsiasi maschera

Abbiamo tutti in mente la sensazione che si prova quando si indossa un costume di Halloween confezionato. La maschera che va tolta e rimessa ogni pochi minuti per riuscire a respirare, la calzamaglia di una taglia sbagliata che appiattisce il fondoschiena, i copriscarpe in gommapiuma che si spostano a ogni passo e quel leggero prurito sconfortante che pervade ogni centimetro del nostro corpo. Se rispetto a quando eravamo piccoli i costumi dei negozi specializzati si sono evoluti, con l’aggiunta dei vari Joker e Harley Quinn, la loro composizione rimane invariata: poliestere e altre sostanze non identificate. Del resto, sono abiti che come il fast fashion vanno indossati una sola volta prima di venire buttati via, re-immagazzinati in soffitta sperando che l’anno successivo torneranno utili - cosa che non succede mai, a meno che non si tratti del classico outfit da streghetta. Durante la stagione più “spooky” dell’anno, dagli Stati Uniti arriva una notizia alquanto terrificante: il Center for Environmental Health californiano ha trovato sostanze nocive come il piombo, il cadmio e il BPA nei costumi venduti da Halloween Express e Spirit Halloween, un problema che, come le elezioni americane del prossimo mese, non riguarda solo i cinquanta stati a stelle e strisce. 

Avendo rilevato livelli di sostanze dannose tali «da dover richiedere un’avvertenza pubblica», il responsabile del Center for Environmental Health, Mihir Vohra, mette in guardia l’intera Nazione a pochi giorni dall’inizio del mese di ottobre. Il problema non riguarda solo gli Stati Uniti, bensì tutti coloro che prenderanno parte ai festeggiamenti di Halloween. Gli elementi che sono stati trovati nei costumi di Halloween Express e Spirit Halloween sono molto nocivi, specialmente per donne e bambini: entrare in contatto con il piombo durante il periodo di crescita può danneggiare il sistema nervoso e procurare disabilità d'apprendimento; ingerire cadmio può procurare problemi irreparabili all’intestino, mentre il BPA attacca il sistema endocrino, responsabile dell'equilibrio ormonale (l’esposizione al BPA può portare a infertilità, cancro al seno, endometriosi e sindrome dell’ovaio policistico). In quanto catene di fast fashion, anche i costumi che si trovano su siti come Shein, Temu e Amazon pongono gli stessi rischi, dato che negli ultimi anni sono stati ritrovati indumenti prodotti con materiali nocivi all’uomo in vendita su tutte e tre le piattaforme. Questo Halloween, prima di comprare il primo costume confezionato che trovate online a un prezzo economico, chiedetevi se potete riprodurre la stessa cosa con degli abiti di seconda mano o, pure meglio, con quello che avete a casa. Tra l’altro, nessuno ha mai vinto il premio “miglior costume della festa” indossando un look prefabbricato.