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Il turismo musicale è il fenomeno del momento

Concerti e festival fanno venir voglia di viaggiare alle nuove generazioni

Il turismo musicale è il fenomeno del momento Concerti e festival fanno venir voglia di viaggiare alle nuove generazioni

Sono sempre di più i festival musicali che animano l'estate, diventata di fatto la stagione dei concerti, quella in cui milioni di giovani scelgono di spostarsi in giro per il mondo per inseguire il sogno di ascoltare dal vivo i loro artisti preferiti. Ne esiste almeno uno per ogni genere, nonostante l'hip hop e la techno siano i generi musicali che attraggono più persone. Si è appena concluso il Primavera Sound a Barcellona, così come il We Love Green di Parigi, il Circoloco e il Mi Ami Fest di Milano: la sfida per le prossime settimane estive sarà quella di riuscire a pareggiare il clamore di un palinsesto ricco tanto quanto quello degli eventi musicali succitati. Al Primavera Sound i presenti hanno assistito alle performance di The Blessed Madonna, Royel Otis, Disclosure e Troye Sivan; al We Love Green si è aggiunta la presenza di SZA, una delle artiste più acclamate del 2023 e del 2024. Ecco perché Viaggiare per concerti e festival è il nuovo trend delle nuove generazioni.

A rivelarlo è Skyscanner: il 64% degli under 24 prenderebbe un volo per vedere il proprio artista preferito live. Lo studio di Skyscanner si concentra particolarmente sulle abitudini dei giovani viaggiatori italiani. Nel Bel Paese, secondo l’ultimo report Travel Trends di Skyscanner, quest'anno spostarsi per assistere a concerti e festival è il vero summer goal. Il 46% degli italiani, infatti, prenderebbe ha affermato di essere disposto a prendere un volo breve per vedere il proprio artista preferito dal vivo, mentre il 15% dichiara che volerebbe addirittura dall'altra parte del mondo per assistere a uno show. Se ci si restringe il cerchio d'età (tra 18 e 24 anni), la percentuale sale al 64%. La ricerca di Skyscanner ha indagato su questa tendenza molto più attentamente. In collaborazione con l’app di eventi DICE, ha di fatti rivelato le destinazioni globali più appealing nel settore del cosiddetto turismo musicale.

@nssmagazine Troye Sivan performing Got Me Started at the We Love Green Festival in Paris #WeLoveGreen #WeLoveGreenFestival #troyesivan #welovegreen2024 #troye #rush #festival #festivalseason #musictok #performance #live #concert #paris original sound - nss magazine

La ricerca la dice lunga sulle abitudini dei giovani. La meta più appealing rimane Ibiza, polo della partying culture che molto difficilmente è rischio di perdere la sua nomea, considerando che è storicamente la tappa più ambita dai migliori DJ techno ed EDM da tutto il mondo. Stupisce la presenza di Manchester e Leeds (Nord dell'Inghiliterra) all'interno di questa classifica. Il piazzamento al secondo posto delle due città inglesi dimostra come il sentimento nei confronti del britpop sia ancora pulsante. Inoltre, al festival Warehouse Project di Manchester si ritrova l'energia dei grandi locali notturni e delle performance dal vivo, mentre i locali indipendenti più piccoli nel Northern Quarter trasmettono un'atmosfera più locale e semplice. Il podio si conclude con San Francisco, una città molto differente da Ibiza, Manchester e Leeds, ma che ha storia musicale personalissima che spazia dal jazz degli anni Cinquanta e Sessanta, al movimento hippie intorno a Haight-Ashbury negli anni Sessanta. Oggi qui si trovano locali popolari e discoteche incredibili come Public Works, e locali più piccoli come The Saloon e Atlas Café, che garantiscono un'offerta musicale davvero soddisfacente. 

Tra le mete oltreoceano stupisce la presenza di Nashville. La capitale del Tennessee è la patria della musica negli Stati Uniti: country, bluegrass, rock, pop, americana, gospel, classica, jazz e blues costituiscono il tessuto culturale della città. Se da un lato si è attratti per i tanti locali che suonano musica dal vivo, le date dei concerti di Travis Scott hanno conferito uno status importante alla città, che ora è sulla wishlist di molti