La triste storia del debutto di Anthony Vaccarello da Saint Laurent
E la rivincita di Hedi
28 Settembre 2016
C’è una ragione per cui gli Anni ’80 sono terminati, e la moda si è evoluta verso una direzione meno ‘pacchiana’. Tutti coloro che li hanno vissuti li ricordano come anni di eccessi e cattivo gusto, e non è un caso che per il suo debutto-flop presso la Maison (Yves) Saint Laurent, Anthony Vaccarello si sia ispirato proprio a questa decade sfortunata.
Dopo mesi di attesa costellati soltanto da sterili teaser in bianco e nero, e una campagna pubblicitaria scattata in maniera simil-amatoriale con protagonista la modella Anja Rubik – non di certo il volto che meglio si presta a rappresentare lo zeitgeist – con le gambe aperte – davvero, nel 2016? – in riva alla Senna, il designer belga ex Versus ha portato in passerella una serie di look, 49 per l’esattezza, che sono apparsi soltanto come una brutta copia dello stile del suo iconico predecessore.
Della collezione, composta da mini dress asimmetrici, mommy jeans, top con scollatura a cuore, molteplici variazioni di tuxedo (troppe?), due eccentrici look dorati, stampe leopardate e pizzo, tutto ciò di cui i social hanno parlato sono state un paio di decolleté con il tacco logato YSL. Caption altrettanto banale: The Y is back!. Così come per il logo, anche lo stile Saint Laurent ha compiuto un decisivo passo indietro. Pensando di agire in maniera strategica e favorevole per il futuro del brand, il Gruppo Kering ha optato per un designer irrimediabilmente non all’altezza di questo ruolo.
Anche quando ha cercato di portare la provocazione in passerella, facendo indossare alla modella Binx Walton un mini abito in pelle nera che le lasciava scoperto un capezzolo (coperto soltanto da uno sticker tempestato di strass), non solo non ha portato linfa al trend del #freethenipple, ma è riuscito soltanto a scadere (ulteriormente) nel kitsch.
Del resto qualcosa di buono questo show l’ha fatto: restituire a Hedi la gloria persa negli ultimi mesi. La vendetta è un piatto che va servito freddo.