Intervista a Francesco Tosini
L'artista che ha realizzato il video di NikeLab by Riccardo Tisci per Excelsior
07 Luglio 2016
Debutta oggi nel mondo la seconda collezione realizzata da Riccardo Tisci in collaborazione con NikeLab, Training Redefined. Al suo interno sono presenti due mini capsule collection, una più sobria, definita soltanto dai toni di bianco e nero, e una floreale, ispirata alla vegetazione di Taranto, città natale di Tisci, Beaverton in Oregon, sede di Nike, e Rio de Janeiro, dove si svolgeranno i Giochi Olimpici quest’anno.
Per il lancio milanese della linea il giovane art director Francesco Tosini è stato scelto dal brand per realizzare un video che verrà proiettato sulle pareti dell’Excelsior di Galleria del Corso. Lo abbiamo contattato per scoprire i retroscena del progetto e conoscere i suoi progetti futuri.
Quali sono i progetti di cui vai più fiero a cui hai lavorato di recente? A parte Nike, ovviamente.
Sicuramente il progetto che ho più a cuore in questo momento è Turbosafary. Si tratta del mio collettivo artistico che ho fondato tre anni fa insieme ad altri cinque ragazzi. Ognuno di noi ha background e capacità artistiche differenti, ci muoviamo in varie direzioni tra cui arte murale su grandi superfici e ultimamente pubblicazioni editoriali. Abbiamo aperto Turbosafary Publishing, un progetto nel quale mettiamo in pratica le nostre competenze grafiche impaginando fanzine e futuri magazine.
Considerato il carattere indipendente della vostra casa editrice, potete permettervi di scegliere gli artisti con i quali lavorare. Con chi vi piacerebbe collaborare in questo momento?
In generale ci piace collaborare con artisti che lavorano nella sfera dell’astratto, dato che noi siamo decisamente astrattisti. Se dovessi fare un nome direi EKTA, il mio artista visuale preferito.
Tra tutte le discipline artistiche delle quali ti occupi con il tuo collettivo, qual è quella con la quale ti senti più a tuo agio?
I murales, in assoluto. Ho cominciato da ragazzino e da quel momento sono rimasti la mia più grande passione.
Il primo amore non si scorda mai!
Proprio così.
Raccontaci della tua esperienza con Nike.
Sono stato contattato da Nike per fare dei video che sarebbero stati proiettati sulle pareti esterne dell’Excelsior, a Milano. Credo che abbiano pensato a me in quanto da circa tre anni mi occupo di video mapping.
Di cosa si tratta esattamente?
Si tratta di video realizzati con lo scopo di essere proiettati su una superfice fisica, il che è molto diverso dalla proiezione su uno schermo. Può essere un palazzo, un sasso, una maglietta, una statua. L’importante è che la proiezione ritagli l’esatta forma dell’oggetto in questione.
Quanto tempo ci è voluto per realizzare il video per Nike?
Due settimane. Si tratta di un video in 3D, è da tempo che volevo lavorare a qualcosa di simile. In post-produzione ho alzato i contrasti eliminando i materiali e le ombre: inizialmente l’occhio percepisce il video in 2D, anche se in realtà ha una profondità tridimensionale che crea un’illusione ottica particolare.
Come mai hai scelto di girare in bianco e nero?
Guardando dei video di Riccardo Tisci ho avuto subito la sensazione che il bianco e nero fosse la soluzione migliore per questo lavoro. L’ho interpretata come una visione astratta, la fase concettuale che precede lo sviluppo di una collezione.
Da artista, che relazione hai con la moda?
La moda in sé non mi interessa, ma a livello visuale mi piace molto realizzare video che illustrano le collezioni, ti consente di esprimere il concetto che ci sta dietro. Mi piacerebbe però realizzare grafiche per tessuti.
In questo momento ti trovi ad Atene, in Grecia, per prendere parte a una residenza d’artista.
Si tratta di un ex hotel che un gruppo di ragazzi ha restaurato e che ospita ogni mese tre artisti con background differenti a cui è lasciata carta bianca. Io mi occuperò prevalentemente di video totalmente analogici e di dipingere due o tre tele molto grandi, anche se mi lascerò sicuramente ispirare dal posto.
Progetti per l’estate?
Ad agosto lancerò finalmente il mio sito!