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Hedi Slimane lascia Celine

I rumor erano veri

Hedi Slimane lascia Celine I rumor erano veri

Le voci che giravano sono state confermate: Hedi Slimane lascerà Celine. Dopo sette anni passati alla guida del brand e un completo riposizionamento del brand, il designer di culto che ha reso popolari gli skinny jeans e riportato in voga l’Indie Sleaze lascia il brand in seguito a diverse voci che parlavano di alcuni attriti sviluppatisi con le alte sfere di LVMH. Non è ancora stato annunciato il nome del suo successore ma i bookmaker della moda indicano in Michael Rider, ex-direttore creativo del womanswear di Ralph Lauren. L’intera vicenda rimane avvolta dal mistero dato che Slimane ha sempre mantenuto un profilo riservato, evitando il più possibile la stampa e preferendo presentare le sue collezioni in formato digitale dopo la pandemia. Sotto la sua guida, Celine è esploso anche dal punto di vista commerciale. Nel 2018, Bernard Arnault aveva fissato l’obiettivo di raggiungere un fatturato di 2-3 miliardi di euro entro cinque anni. Grazie all'introduzione delle collezioni di fragranze nel 2019 e al lancio del makeup, le vendite hanno superato i 2,6 miliardi di euro nel 2023, rendendo Celine uno dei marchi di moda più importanti di LVMH, dopo Louis Vuitton e Dior. 

Durante la Paris Fashion Week, ha presentato un altro film per la collezione donna SS25 intitolato Un Été Français, alimentando le speculazioni su un possibile futuro approdo da Chanel, che attualmente è alla ricerca di un nuovo direttore creativo, ma senza far capire se la collezione fosse una sorta di “provino” o un dissing al brand da cui si dice sia stato rifiutato per questioni di controllo creativo. La sua uscita da Celine segna la fine di un'era per il brand, che ora però (siamo pronti a scommetterci) non dovrebbe reinventarsi radicalmente ma crescere a partire dalla tabula rasa che Slimane ha fatto dell’estetica indimenticabile ma molto di nicchia di Phoebe Philo. Resta da vedere quale sarà la prossima mossa di Slimane, ma il mondo della moda osserva con grande attenzione il futuro di uno dei designer più influenti e controversi del nostro tempo.