Vedi tutti

Remo Ruffini e LVMH insieme per controllare le azioni di Moncler

Un accordo che arricchirà tutti e che ci dice anche qualcosa sulla strategia degli Arnault

Remo Ruffini e LVMH insieme per controllare le azioni di Moncler Un accordo che arricchirà tutti e che ci dice anche qualcosa sulla strategia degli Arnault

Remo Ruffini, il manager visionario dietro la straordinaria crescita di Moncler, ha stretto una partnership con il colosso del lusso LVMH, guidato da Bernard Arnault, per consolidare ulteriormente la sua posizione di maggiore azionista del brand. Un’alleanza strategica che vedrà Ruffini rafforzare il suo controllo su Moncler sfruttando il potere finanziario e strategico di LVMH. Nell'ambito dell'accordo, LVMH ha acquisito una partecipazione del 10% in Double R, il veicolo d'investimento controllato da Remo Ruffini, che attualmente detiene una quota del 15,8% in Moncler. Questa partnership permetterà a Double R di acquisire ulteriori azioni di Moncler nei prossimi 18 mesi, con l'obiettivo di controllare fino al 18,5%. Di conseguenza, LVMH aumenterà progressivamente il suo investimento in Double R, arrivando a detenere fino al 22% della holding. Una mossa che assicura a Ruffini il mantenimento della sua posizione di controllo in Moncler, facendogli anche ottenere il sostegno finanziario di LVMH. Attualmente, la partecipazione di Ruffini ha un valore stimato di circa 2,2 miliardi di euro, basato sulla capitalizzazione di mercato di Moncler di 14,2 miliardi di euro, ma è destinata ad aumentare quando, tramite Double R, la sua partecipazione crescerà.

L'investimento di LVMH in Double R rappresenta un chiaro segnale della fiducia degli Arnault nel potenziale di crescita di Moncler – brand che, dalla quotazione in borsa del 2013, ha mostrato una solidità e capacità di espansione sorprendente, anche considerando che normalmente Moncler non conta sulle sfilate di fashion week ma su eventi e attivazioni più strutturate oltre che su diversi format di collaborazione. Solo nella prima metà del 2024, l'azienda ha registrato un aumento dell'8% dei ricavi, raggiungendo 1,23 miliardi di euro, mentre gli utili netti sono cresciuti del 24,3%, per una cifra di 180,7 milioni di euro. Una crescita avvenuta in un anno nero per il lusso e che forse, portando una crisi imprevista nei piani di business di mezzo mondo, ha proprio preparato il terreno a questa alleanza che fornirà a Moncler la stabilità e le risorse necessarie per continuare a crescere in un mercato sempre più inclemente e iper-saturo. Come risultato dell’operazione, poi, LVMH guadagnerà anche un'influenza strategica su Moncler dato che gli Arnault avranno il diritto di nominare due membri del consiglio di amministrazione di Double R e un membro del consiglio di Moncler, mettendo così il proverbiale “piede nella porta”.

@moncler Guests of the Moncler Grenoble Fall/Winter 2024 show share their impressions of the fairy-tale location in the snowy woods of St. Moritz. Relive the experience on moncler.com.  #MonclerGrenoble original sound - MONCLER

La partnership con Ruffini non è la prima incursione di LVMH nel mercato del lusso italiano. Nel 2021, LVMH ha aumentato la sua partecipazione in Tod's al 10%, grazie a un accordo con Diego Della Valle aiutandolo, tramite L Catterton, nel processo di delisting del brand. Sempre quest’anno, L Catterton ha anche investito nel gruppo rivale Richemont – una vecchia strategia del repertorio di Bernard Arnault che negli anni ’90 sperimentò tutti i vantaggi di avere poste in gioco su tutti i lati del tavolo, per così dire. Negli ultimi anni, LVMH è stata particolarmente attiva in termini di fusioni e acquisizioni, tra cui quella da 15,8 miliardi di dollari di Tiffany & Co., la partecipazione di maggioranza in Off-White e il controllo completo di Emilio Pucci. Da questo punto di vista Moncler potrebbe rappresentare un potenziale ponte verso un nuovo terreno di espansione dato che il brand si occupa tecnicamente di abbigliamento sportivo di lusso, avendo proprio in quello specifico ma ampio settore profondissime e salde radici. Sostenendo Ruffini, LVMH non solo guadagna influenza su Moncler, ma si assicura una presenza in un brand ad alto margine e in forte crescita.