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Alberta Ferretti non disegnerà più Alberta Ferretti

Rimarrà comunque vicepresidente del Gruppo Aeffe di cui è fondatrice

Alberta Ferretti non disegnerà più Alberta Ferretti Rimarrà comunque vicepresidente del Gruppo Aeffe di cui è fondatrice

La notizia è arrivata a sorpresa: in una lettera, Alberta Ferretti ha rivelato la sua decisione di lasciare la guida creativa del brand che porta il suo nome. Un addio che segna la fine di un’era per il piccolo brand fondato nel 1981, quando Ferretti presentò la sua prima collezione in passerella, e diventato nel corso di quarant’anni un’imponente forza del retail di moda made in Italy. Nella sua lettera, Ferretti ha descritto la sua scelta come «difficile, complicata, ma molto ponderata» annunciando che comunque rimarrà come una figura di supporto al brand, oltre che proprietaria. «Credo sia il momento di fare spazio a una nuova narrazione per il mio brand», ha scritto Ferretti, il cui brand non cambierà nome e per cui un successore al timone del design sarà presto annunciato. Il ruolo che manterrà nel gruppo Aeffe da lei fondato e che include tra gli altri brand anche Moschino e Philosophy di Lorenzo Serafini sarà quello di vicepresidente e dunque supervisore della crescita dell’intero gruppo.

La decisione di Alberta Ferretti arriva in un momento in cui il suo brand, nato come una piccola impresa familiare, è cresciuto fino a diventare un colosso globale con oltre 1.500 dipendenti. La sua ultima sfilata si è svolta il 17 settembre durante la Milano Fashion Week, dove ha presentato la collezione SS25. Ma non bisogna prendere l’annuncio come un addio: se il mondo della moda spera in un ritorno alla crescita che dovrebbe arrivare nella prima metà del 2025, brand come quello di Ferretti, iper-popolare nel middle market, possono approfittare di questo momento per riposizionarsi sul mercato. In tal senso un nuovo designer, meglio ancora se giovane e chiacchierato, può far voltare pagina al brand e portarlo verso una nuova audience sull'onda del rebranding di Moschino nell'era di Appiolaza – è un po’ quello che è successo in questi anni con Blumarine e sicuramente ciò che Marco Bizzarri si attenda che succeda con Elisabetta Franchi, brand nel quale l’ex-CEO di Gucci e ora imprenditore ha investito. 

@albertaferretti Backstage moments at the Alberta Ferretti Spring Summer 2025 Show. Pics by: #SonnyVandevelde #AlbertaFerretti #SS25 Fashion Week - Korban kopi

Nella sua lettera, Ferretti ha scherzato sul fatto che qualcuno potrebbe pensare che ora si dedicherà al riposo, ma ha aggiunto: «Chi pensa questo non mi conosce abbastanza». La designer e imprenditrice ha comunque espresso fiducia nel cambio di testimone che dovrebbe essere annunciato a breve, affermando che potrà godere del suo pieno sostegno. Secondo le nostre previsioni, non è tanto un rebranding quello che bisogna attendersi (il brand ha una base di clienti molto affiatata che non va turbata) quanto un cambio di marcia: qualcosa di simile all’elevazione verso la moda compiuta in questi anni da Diesel, esploso sulle scene grazie a Glenn Martens, ma anche The Attico, che dal semplice abbigliamento è rapidamente passato agli onori delle passerelle milanesi elevandosi di molto in relativamente poco tempo. Nel caso di Ferretti, un riposizionamento volto ad ampliare il target del brand, magari fatto rivolgendosi alla Gen Z sulla falsariga di Marc Jacobs e del suo Heaven. Di una cosa siamo sicuri: di Alberta Ferretti sentiremo ancora parlare.