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Chi è il vero autore dello Smiley dei Nirvana?

La battaglia legale è conclusa, ma forse non sapremo mai chi è il vero autore

Chi è il vero autore dello Smiley dei Nirvana? La battaglia legale è conclusa, ma forse non sapremo mai chi è il vero autore

Sei anni dopo che i Nirvana hanno intentato una causa contro Marc Jacobs per l'uso dello Smiley nato come simbolo della band, la lotta legale è cessata. Martedì scorso, nel tribunale federale della California, i membri rimasti della band Nirvana, l'artista Robert Fisher e la Marc Jacobs International di proprietà di LVMH hanno concordato di risolvere la loro disputa legale e finalizzare un accordo entro le prossime tre settimane. La causa, avviata dai Nirvana nel dicembre 2018, sosteneva che la band detenesse il copyright del celeberrimo Smiley con occhi a “X” e la lingua di fuori. I Nirvana hanno affermato che questo design, creato dal fondatore della band Kurt Cobain intorno al 1991, era stato utilizzato su vari articoli con licenza tra cui magliette, borse e felpe. La disputa riguardava una maglietta di Marc Jacobs che presentava un design simile a faccia sorridente, ma con le iniziali “M” e “J” al posto degli occhi a “X” usati dai Nirvana. Il team legale dei Nirvana ha sostenuto che il design fosse praticamente identico o sostanzialmente simile al logo originale. In risposta, la Marc Jacobs International, insieme ai rivenditori Saks Fifth Avenue e Neiman Marcus, ha presentato una controquerela nel dicembre 2018, contestando le affermazioni dei Nirvana e aggiungendo ulteriori complessità alla battaglia legale.

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La causa è stata intentata dopo che Marc Jacobs ha lanciato la collezione Bootleg Redux Grunge nel novembre 2018. Questa collezione, vista come una ripresa nostalgica della collezione Perry Ellis del 1993, includeva la variante dello Smiley con le iniziali “M” e “J” al posto delle X. Marc Jacobs ha riconosciuto nei documenti del tribunale che il design era «ispirato alle magliette dei concerti vintage dei Nirvana degli anni '90 – l'era della moda grunge». Lo Smiley incriminato è stato ampiamente mostrato durante l'apertura del negozio Marc Jacobs su Madison Avenue nel dicembre 2018, che ha anche ospitato il party di lancio per la collezione Redux Grunge che vide partecipare celebrità come Gigi Hadid, Sofia Coppola, Kaia Gerber e Presley Gerber. Al di là della collezione contestata, comunque, Marc Jacobs include da anni smiley in diverse forme nelle proprie collezioni, dalla collaborazione kidswear con SmileyWorld a quella più recente con Cactus Plant Flea Market. Ad ogni modo, la causa è diventata complicatissima quando, nel 2020, Robert Fisher, ex direttore artistico dell'etichetta discografica dei Nirvana, la Geffen Records, è intervenuto sostenendo di aver creato lui il logo negli anni '90. A rendere il tutto verosimile è che Fisher è l’autore della leggendaria copertina dell’album Nevermind, quella del bambino che nuota - bambino che, una volta cresciuto, ha ben pensato di fare causa ai Nirvana anche lui, perdendo. Durante il processo, poi, le testimonianze dei membri fondatori dei Nirvana hanno creato ancora meno chiarezza quando Dave Grohl e il bassista Krist Novoselic hanno sostanzialmente detto di non sapere o ricordare chi fosse di preciso l’autore. Il copyright, ad ogni modo, apparteneva ai Nirvana ed era stato registrato nel ’98. Ma cosa sappiamo sulla maniera in cui è nato?

Cosa sappiamo sullo Smiley dei Nirvana

Come spiega Forbes, il 13 settembre 1991, i Nirvana e la DGC Records organizzarono una festa per celebrare l'uscita del primo album della band con una major, Nevermind. L'album sarebbe diventato una hit da oltre 30 milioni di copie vendute, ma l'invito alla festa di rilascio è la prima rappresentazione conosciuta del "Smiley Face" con occhi a X, che ha accompagnato la band da allora diventando uno dei loghi rock più riconoscibili e di sempre. Secondo la leggenda, il logo fu disegnato da Kurt Cobain nel 1991 , che si sarebbe ispirato a un logo di un club di striptease a Seattle chiamato The Lusty Lady, che presentava una faccia sorridente dall'aspetto stordito con una frase accanto che diceva "Have an erotic day!". Fino al 2020, questa era la versione ufficiale. Un documento firmato da Dave Grohl, Krist Novoselic, Courtney Love e Frances Bean Cobain - che insieme sono i principali proprietari di Nirvana LLC - afferma che il design della "Smiley Face" è stato creato da Kurt Cobain nel 1991 e che tutti i diritti d'autore e di marchio associati al design sono sempre stati di proprietà di Nirvana, Inc. o Nirvana, L.L.C. Poi però nel 2018 scoppiò la causa, gli avvocati di Jacobs tentarono di vincere invalidando il copyright stesso e rivelando, in effetti, che nessuno poteva giurare o dimostrare inconfutabilmente se Cobain lo avesse davvero creato di suo pugno. Due anni dopo, però, fu il turno dell’ex-direttore artistico Fisher che, a oggi, ha fornito la versione più plausibile sulla nascita del logo, sostanziata da prove fisiche. Come si legge sull’L.A. Times: «Secondo Fisher, ha contattato immediatamente il management dei Nirvana offrendosi di aiutarli, e ha poi proseguito rapidamente con un'e-mail che includeva le prove della genesi dello smiley, ancora conservate nel suo garage».

A suo tempo, Fisher spiegò al L.A. Times che il logo originale venne creato dopo che i manager della band gli richiesero un design per una maglietta del loro prossimo tour. Sul retro avrebbe dovuto esserci la scritta “Flower Sniffing, Kitty Pettin, Baby Kissing, Corporate Rock Whores.” Mentre per il davanti sarebbe servita un’immagine simile a quella usata per il precedente tour della band che rappresentava i circoli dell’inferno dantesco. Il design fu creato con una tecnica che aveva imparato durante gli studi all'Otis/Parsons School of Design. Disegnò l'immagine delle dimensioni di una moneta su carta da lucido, poi la ingrandì con una fotocopiatrice, ottenendo linee grezze e irregolari. Il logo fu poi utilizzato su un volantino che invitava i fan a partecipare come comparse alle riprese del video di Smells Like Teen Spirit e apparve di nuovo su un invito a una festa di rilascio dell'album a Seattle. Fisher ha ricevuto uno stipendio dalla Geffen, senza alcun guadagno extra se uno dei suoi design veniva utilizzato per un album che vendeva milioni di copie. Spesso, i direttori artistici della Geffen lavoravano anche al di fuori dei loro doveri ufficiali, creando loghi e altri materiali per le band senza compenso extra. Infine, anche l'illustratore Rodger Ferris, che lavorò come freelance per la Geffen nei primi anni '90, corroborò la rivendicazione di Fisher riguardo allo Smiley. Ferris affermò che il riferimento per la faccia sorridente era una prima fotocopia dell'immagine che Fisher aveva sul suo muro d'ufficio. 

Sia come sia, l'accordo, raggiunto attraverso una proposta di un mediatore, consente alle parti coinvolte 21 giorni per finalizzare i dettagli. I termini specifici dell'accordo non sono stati divulgati né gli avvocati dei Nirvana e di Fisher, così come i rappresentanti di Marc Jacobs, hanno commentato. A margine dell’intera vicenda, comunque, è interessante notare la connessione personale di Marc Jacobs con Kurt Cobain e sua moglie Courtney Love. Nel 2010, Love ha rivelato che Marc Jacobs aveva inviato a lei e Cobain la sua collezione grunge di Perry Ellis, che loro hanno prontamente bruciato – Cobain non era amante di rapporti commerciali e scambi di favori. Nonostante ciò, Love ha mantenuto una relazione con il designer, sedendo in prima fila alle sfilate di moda di Jacobs e apparendo nella sua campagna pubblicitaria autunnale del 2016 insieme ad altre celebrità.