La nuova vita delle boat shoes
Come una scarpa senza tempo è diventata un moderno veicolo di autenticità
27 Maggio 2024
Le scarpe classiche da uomo vanno forte quest’anno. E non serviva lo show virale di Miu Miu a dircelo, ma dopo anni di streetwear e collaborazioni più o meno astruse, l’unica cosa che una sneaker segnala è la propria tendenza a dare ascolto alle sirene del marketing. È la scarpa in pelle, vista ovunque, a essere tornata non solo come segno di autenticità senza tempo, ma anche come rinnovata proposizione, da parte dei designer, di price-for-value, di prodotto di cui si possa apprezzare la preziosità e la materialità. Il risultato è stato l’emergere di un nuovo stile, che unisce i divisamenti del preppy e le proporzioni morbide dello streetwear, e che ha visto risorgere, tra pantaloni baggy, elastici dei boxer a vista, camicie semi-formali e occhiali da sole tecnici, anche il ritorno di ciò che un tempo erano le “scarpe da tempo libero”, principalmente la classica boat shoe resa celebre da Timberland, che hanno preso il posto occupato, una decina di anni fa, dalle sneaker di tela e dalle slip-on.
Sia le sfilate di Londra, Milano e Parigi che la nuova serie di collaborazioni firmate Timberland negli ultimi anni hanno segnato il ritorno, in versione più fresca e osiamo dire “liberata”, di una scarpa che dagli anni ’80 fino a oggi è stata tenuta ostaggio dal milieu dei figli di papà, dei giovani finanzieri e dei trust fund bros e che adesso sta dimostrando, nelle mani di nuove generazioni meno caute col suo heritage, tutta la sua versatilità. Gli ultimi show, ma anche le apparizioni più moderne della boat shoe, hanno giocato con il retrogusto preppy del modello ma senza sposarlo – anzi, rendendolo ancora più informale, bello come lo sono tutte le cose sottilmente démodé, fresco perché indossato in una maniera fresca. Questo, insomma, è l’anno in cui ci liberiamo della combo di boat shoes e jeans slim fit per abbinare le scarpe a parachute pants, calzini bianchi, shorts, giacche di pelle e, di base, tutto quello che si potrebbe normalmente immaginare sopra una semplice sneaker. Ma come sono nate le boat shoe?
Storia delle Boat Shoe
Dopo essere diventate lo standard tra le scarpe della U.S. Navy, la vita delle boat shoes cambiò per sempre grazie a Timberland. Il brand era entrato nel mercato delle boat shoes nel 1978 segnando l'inizio della categoria delle calzature “rugged casual”. La fusione tra la robusta suola a tacchetti dello stivale e la tomaia artigianale della scarpa da barca ha creato una nuova icona e un must della primavera. Nota per i loro robusti stivali gialli, Timberland cercò di capitalizzare il periodo di bassa produzione della fabbrica producendo calzature per il clima caldo. La linea di boat shoes di Timberland guadagnò rapidamente terreno e grazie al libro "The Official Preppy Handbook," ldivennero un elemento fondamentale del guardaroba estivo dell'élite della East Coast negli anni '80, spesso abbinate a pantaloni khaki e polo. Nonostante la loro associazione con l'élite, le boat shoes sono periodicamente ritornate nella moda. Alla fine degli anni 2000, ad esempio, lo stile preppy è stato rivisitato sia dalla cultura hip-hop che dalle band indie. In particolare, nel 2009, Kanye West ha disegnato una linea di boat shoes bianche per Louis Vuitton, e band come Vampire Weekend hanno adottato il look preppy, incorporando le boat shoes nel loro stile. Non di meno, finita l’era degli hipster e dei loro look vintage e retrò, la classica boat shoe ha ripreso la sua funzione in quella sorta di onda lunga di estetica anni ’80 che la vuole come una scarpa “classica”, in un mondo che era ossessionato da ciò che classico non era – finché la definizione di classico non è stata cambiata.
Le boat shoes oggi
Che lo si chiami grandpacore o che lo si chiami “quiet luxury”, una nuova ondata di fascinazione collettiva ha generato nei nostri anni uno stile del tutto nuovo. All’esuberanza di colori e materiali dello streetwear, all’abbondanza di dettagli e costruzioni innovative che però scarsamente hanno innovato le componenti base del guardaroba maschile si è risposto, dopo la battuta d’arresto del lockdown, con la ricerca di estetiche meno passeggere, più mature. Mentre i fan originari dello streetwear approdavano al trentesimo anno d’età e i pilastri di quello stile e i suoi brand-simbolo venivano rapidamente relegati alla cultura di liceali e adolescenti, si è trovata una nuova strada verso l’innovazione. Nuova si fa per dire – il nome della storica tecnica di styling che si vede applicata è “dressing down”: immaginate Jackie Onassis liberata dai rigidi abiti di rappresentanza che gira per Capri in prendisole e borsetta; immaginate suo marito, John F. Kennedy, liberarsi della giacca e della cravatta e navigare sullo yacht degli Agnelli con camicia, chinos e Rolex a vista.
Insomma, il nuovo stile è una formalità resa comoda, una classicità che ritrova il suo senso. Ciò che è successo è che, morta la cultura dell’hype, a dire il vero un po’ tossica e insostenibile, ma soprattutto caduta un po’ la fissazione della novità a ogni costo, i giovani appassionati di moda sono andati cercando l’autenticità in un mare di commercialità, il vero valore tra mille proposte spesso fuorvianti. Il primo segnale, giunto già nelle fashion week del gennaio 2020, era quello di un ritorno dell’estetica formale, ma anche di un nuovo apprezzamento tributato alla classica scarpa di pelle che, ancora oggi, non accenna a fermarsi. In anticipo su tutti, furono The Row e S.S. Daley a inserirle nella collezione maschile FW23 per primo, in una versione estremamente bassa, appuntita e slim; di recente invece la boat shoe è apparsa nella collaborazione tra Our Legacy e Paraboot, in versione un po’ hippy; sulle passerelle di Fendi, Ferragamo, JW Anderson e Giorgio Armani ma anche, in versione iper-delicata, da Bally e Bottega Veneta. Di recente, poi, la Timberland 3-Eye Lug è apparsa sotto forma di collaborazione nel lookbook del cult brand Aimè Leon Dore ed è stata impiegata nello styling dell'ultimo lookbook con cui 545 ha presentato la sua ultima collezione estiva.
Ciò che la moda ha mostrato in questo frangente non è stato tanto l’aspetto rassicurante della formalità ma le sue variazioni più versatili. Soprattutto, dopo l’invasione di sneaker e hoodie a prezzi astronomici, è tornato il desiderio di trovare un punto fermo in una cultura della moda in cui il ciclo dei trend è sempre più simile a una ruota impazzita, scorrendo troppo rapidamente per essere seguito o preso sul serio. È così che la nuova vita delle boat shoe è iniziata.