Maria Teresa Marino
10 Luglio 2012
Schegge di linee scarnificate si impadroniscono del foglio di acetato garantendo un' elaborazione di squisita raffinatezza. Sempre impegnata in nuove maniere espressive, Mariateresa Marino, si cimenta in una rinnovata elaborazione artistica fondendo, in un unico gesto, pittura e grafica.
Il segno essenziale e minimalista del tratto gestisce lo spazio compositivo cosicché il vuoto diventi il protagonista indiscusso della composizione che, sviandosi tra i soggetti rappresentati, si fa largo caricandosi di significati.
Le figure colte in un momento di semplice quotidianità sono impegnate a vedere altro da sé; i loro sguardi non si soffermano mai ma scavalcano lo spazio, il tempo e la realtà. Il loro racconto non sta dunque in un’azione, in una rappresentazione di fatti o situazioni, ma nel muto scrutare delle distanze.
L'osservatore, seppur disorientato davanti ai tratti sintetici dell'opera, viene subito confortato dal segno ingentilito e dalla pittura che asseconda lo spazio e lo rassicura.
(dal testo di Marica Riccioni)
Per maggiori informazioni:
www.mtia.wordpress.com
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Sezione Arte a cura di Patrizia Emma Scialpi