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Corteiz ha conquistato anche Parigi

Dopo Londra e New York, è stato il turno della capitale francese

Corteiz ha conquistato anche Parigi  Dopo Londra e New York, è stato il turno della capitale francese
Fotografo
Barbara Safonkina

Dopo Londra e New York, il fenomeno Corteiz è sbarcato anche a Parigi paralizzando le strade della capitale francese. L'occasione è stata la release della terza colorway della collaborazione con Nike, ribatezzata "Aegon Storm", capace di richiamare una folla che ha ricordato quelle che popolavano gli store di mezzo mondo quando, nel periodo d'oro della sneaker culture, ogni uscita si trasformava in un piccolo evento. Come riportato da alcuni media locali, il primo appuntamento per il drop era presso République, mentre alcune coordinate GPS diffuse dal brand hanno spinto la folla a spostarsi in un'altra location, vicino Nation. Lì, i presenti si sono radunati intorno al bus brandizzato da Corteiz parcheggiato davanti lo store scelto per il drop della sneaker. Secondo i presenti, la folla avrebbe causato diversi feriti lievi, mentre qualcuno ha raccontato di sneaker rubate e di svariati tafferugli tra i presenti. Venduta a un prezzo di retail di 190€, la Air Max 95 Aegon Storm ha raggiunto immediatamente un prezzo di resell vicino ai 400€, così come successo con le due colorway precedenti, le Gutta Green e le Pink Beam.

Al di là dei problemi visti durante l'evento, qualcosa che purtroppo fa da sempre parte dei drop di sneaker da quasi dieci anni a questa parte, il successo globale di Corteiz rimane un fenomeno quasi inspiegabile per la sua portata e per il momento storico in cui sta avvenendo. Mentre quelli che un tempo erano i padroni dell'hype culture stanno cercando progressivamente di normalizzarsi, trasformandosi sempre di più in brand ordinari, il collettivo inglese ha ripreso in mano la più classica formula dei drop e delle release limitate, costruendosi prima una community forte in Inghilterra per poi fare il grande salto fuori dai confini nazionali. Dal canto suo Nike ha trovato un nome capace di richiamare l'attenzione, ormai persa, intorno alle sneaker e al concetto stesso di community. L'unica domanda, ad oggi, è quella su quanto e come andrà avanti questo ritorno di fiamma tanto insperato quando necessario.