Irene Balia
10 Giugno 2012
Nelle opere di Irene Balia, la relazione tra soggetto e sfondo diventa il pretesto per indagare il nulla, il sentimento del vuoto in cui il confine tra interiorità ed esteriorità si spezza e lo stato di assenza che sopraggiunge diventa un mezzo di conoscenza.
In questi attimi, che Irene traspone sulla tela dilatandone il tempo all’infinito, tutto è immobile quasi l’opera stesse trattenendo il respiro. Soggetti e sfondi presentano una distanza fisica e mentale palpabile: le persone ritratte sono colte in momenti di intimità e riflessione, accentuati dalla posizione statica; gli spazi, quelli aperti dei campi e del mare così come i boschi claustrofobici, rappresentano il vuoto tangibile che ci circonda, la perdita del contatto con la realtà.
(dal testo di Annalisa Bergo).
I lavori di Irene Balia sono visibili all’interno di Storie Incredibili di Persone Normali, bi-personale con la fotografa Chiara Paderi a cura di Annalisa Bergo presso Oldoni Grafica Editoriale, via Pezzotti 8, Milano dal 31 maggio al 26 giugno dalle ore 15.30 alle ore 17.30.
Per maggiori informazioni:
http://irenebalia.blogspot.it/
http://www.gallerialem.com/artisti/balia.html
Sezione arte a cura di Patrizia Emma Scialpi