L’elettro-rock di Hedi Slimane per la collezione FW23 di Celine
La collezione ha avuto come location il leggendario club Le Palace
13 Febbraio 2023
Per la sua collezione FW23 di Celine presentata a Parigi lo scorso venerdì, Hedi Slimane ha scelto uno scenario d’eccezione: il leggendario club parigino Le Palace. Nato nel XVI secolo come teatro e sala da ballo, evolutosi poi nel corso dei secoli in nightclub e poi cinema ma in seguito caduto in rovina, nel 1978 venne riaperto dal grande impresario Fabrice Emaer come risposta francese allo Studio 54. Da allora Le Palace è un monumento alla vita notturna di Montmartre, il locale più frequentato da tutte le leggende della Parigi anni ’70 e ’80. Un luogo del genere non poteva che attrarre Slimane che lo frequenta da quando ha 16 anni e, nel 2018, lo ho usato come venue per la sua festa di compleanno. Anche la sfilata di venerdì è stata un affare molto slimaniano: l’enorme spazio si è infatti riempito del corteggio di dive francesi, attori e icone dell’indie rock come Catherine Deneuve, Jane Birkin, Jack White, Earl Cave, Jack Dylan, Yves Tumor e i The Libertines – a firmare la colonna sonora invece c’erano invece i Suicide, stelle del proto-punk anni ’70 che hanno accompagnato una collezione che è forse tra le più riuscite del Celine di Slimane.
Mantenendo una decisa continuità col passato, la collezione ha insistito sul tema del look total leather, con la classica silhouette skinny che viene decorata da borchie o strass. Non mancano i classici dettagli glam come l’abbondanza di dettagli metallici, le canotte a rete, l’onnipresenza di stampe animalier che, nel caso dei cappotti oversize, sono state ricreate usando una finta pelliccia fatta di puro cashmere. Altrove, a colpire di più, è sicuramente la scelta di styling che vede combinati questi capi molto aggressivi con altri pezzi e tipi di tessuto più immediatamente vintage: un cappotto spinato, giacche da aviatore oversize, tweed, trench e caban, completi gessati che mescolano pantaloni svasati e spalle rialzate. Abbondavano anche pezzi più spiritosi come giacche di denim costruite come un patchwork, cravatte leopardate e anche una t-shirt con disegnato sopra un papillon simile a un design che Slimane aveva creato ai suoi tempi da Dior Homme. C’erano anche dei pezzi che recavano il branding di Le Palace che saranno invece prodotti in edizione limitata. Gli artwork che decoravano molti degli abiti, poi, erano stati firmati da Alan Vega – uno dei membri della band Suicide che ha fornito la soundtrack dello show.
Organizzando il suo show fuori dal calendario della fashion week (come anche quello della collezione donna organizzato lo scorso novembre al The Wiltern, altro iconico nightclub ma di Los Angeles) Hedi Slimane sembra volere riaffermare la sua indipendenza non solo dal resto dell’industria, ma anche dal concetto stesso di stagione e dall’implicita nozione che sia necessario rinnovare continuamente anche una formula che funziona. La risposta dunque, in assenza di enormi eventi mediatici, è quella di creare una community di spiriti affini, una specie di grande band rock allargata, accomunata tutta dal medesimo immaginario che poco concede all’andirivieni dei trend e che allo stesso tempo è capace di espandersi dal rock dei completi di pelle, alla classicità di cappotti e sartoria fino al glamour degli abiti da red carpet visti praticamente su ogni red carpet degli scorsi anni e specialmente a Cannes.