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Stella McCartney dichiara perdite per 36 milioni di euro

Non si capisce però se la designer abbia rinunciato al proprio stipendio

Stella McCartney dichiara perdite per 36 milioni di euro  Non si capisce però se la designer abbia rinunciato al proprio stipendio

Lo scorso sei gennaio Stella McCartney ha presentato il proprio financial statement per il 2021 rivelando che il suo brand ha registrato perdite per 32,7 milioni di sterline, poco più di 36 milioni di euro, su un fatturato di 32,5 milioni di sterline. Il fatturato annuale è aumentato del 14%, mentre le perdite al netto delle imposte sono aumentate del 4,3% rispetto all'anno precedente. Secondo il documento, non sono stati pagati dividendi. Secondo BoF, questo è il terzo anno di fila in cui il brand riporta perdite che superano i trenta milioni (il Daily Mail aggiunge che, contando i quattro anni precedenti a questo, le perdite totali si attestino complessivamente intorno ai 100 milioni di sterline) mentre, stando allo statement, il brand ha anche ricevuto un prestito di 98 milioni di sterline da parte della sua società madre, la Anin Star. Nel 2021, inoltre, non sono stati pagati dividendi agli investitori. Qui interviene poi una discrepanza: WWD dice che Stella McCartney in persona ha rinunciato al proprio stipendio, il Daily Mail sostiene il contrario, parlando di un salario di 2,3 milioni di sterline. In effetti, alla pagina 24 del report, si nota come lo stipendio dei direttori del brand (inclusa McCartney dunque) siano ammontati a 2,3 milioni di sterline. Solo due dei quattro direttori hanno ricevuto remunerazione però, ma considerato che lo scorso 16 settembre due dei quattro si siano ritirati non si capisce bene chi abbia ricevuto il denaro – secondo il Daily Mail sarebbe McCartney stessa ma il documento non lo specifica in modo esplicito.

I dati, non serve una laurea di economia per capirlo, non sono per nulla rosei. La situazione di McCartney, che però negli anni ha conservato la sua rilevanza culturale personale collaborando con Bernard Arnault e il Re Carlo III a progetti di sostenibilità di altissimo profilo, ricorda un po’ quella di Victoria Beckham, altro brand inglese che si è scoperto avere debiti per 66 milioni di sterline nonostante una crescita delle vendite che non è stata in grado di cancellare le perdite dovute alla pandemia. Rimane sempre curioso, nel mondo della moda, come un brand possa riportare perdite multimilionarie per quattro anni consecutivi. E se gli analisti  si sono sbilanciati nel caso di Beckham, parlando di «significativi dubbi» sulla sopravvivenza del brand, in quello relativo al business di Stella McCartney si legge che «gli investitori hanno indicato la propria volontà di continuare a rendere disponibili i fondi in base ai bisogni dell’azienda per il periodo relativo alle previsioni. I direttori riconoscono che non c’è certezza che questo supporto possa continuare anche se, alla data di approvazione del presente bilancio, non hanno motivo di ritenere che non lo faranno». Sicuramente, anche grazie al fatto che LVMH è tra i citati investitori, Stella McCartney non sparirà dalla mappa tanto presto.