Il Gruppo LVMH dice addio al suo jet privato

Ieri, durante un’intervista a Radio Classique insieme al figlio Antoine, Bernard Arnault, CEO del gruppo LVMH, ha detto di avere rinunciato al proprio jet privato, che è stato venduto, e che da oggi, quando ce ne sarà bisogno, ne affitterà uno. La decisione però sembrerebbe non avere molto a che fare con la sostenibilità quanto più con «la confidenzialità e la sicurezza» dei propri spostamenti dopo che quest’estate una serie di account Twitter aveva iniziato a tracciare le rotte dei voli privati francesi, incluso quello di Arnault, per denunciare gli sprechi e le emissioni dei VIP. 

Secondo quanto detto da Antoine Arnault al giornalista Guillaume Durand, la principale preoccupazione derivante dal tracciamento pubblico dei voli rappresentava un’infrazione della privacy aziendale considerato come queste informazioni fossero state condivise con il pubblico – inclusi i competitor di LVMH che potevano così tracciare gli spostamenti del CEO. Il figlio di Arnault ha puntualizzato che, quando possibile, i vertici aziendali impiegano treni ad alta velocità per i propri spostamenti, limitando l’uso del jet privato solo per quelle destinazioni che il treno non può raggiungere.