La Galleria degli Uffizi farà causa a Jean Paul Gaultier
Un’azione legale dovuta a un uso non autorizzato della Venere di Botticelli
10 Ottobre 2022
Moda e arte, copia e ispirazione, modelli iconografici e riproposizione fine a se stessa: i confini, tra i creativi, sono sempre più labili. La questione, però, cambia nel momento in cui a mettere in chiaro le cose ci sono normative a cui è difficile sottrarsi. Nel mese di aprile Jean Paul Gaultier ha proposto un’esclusiva collezione - la capsule ha presentato 13 capi prêt-à-porter ispirati alle opere d'arte più famose di sempre, dando una seconda vita alle silhouette e ai materiali della SS95 - fatta di abiti lunghi, pantaloni, maglioni con una stampa della Venere di Botticelli che la Galleria degli Uffizi ha ritenuto non conforme alla normativa in vigore per “uso non autorizzato della Venere di Botticelli“.
Nello specifico, il museo fiorentino fa riferimento al Codice dei Beni Culturali secondo cui «l'uso di immagini della proprietà pubblica italiana è obbligatoriamente assoggettato a specifica autorizzazione ed al pagamento di un canone». Per questo motivo l’ufficio legale della Galleria degli Uffizi ha mandato una lettera di diffida alla maison di moda francese in cui si invitava a ritirare dal mercato i capi con l’immagine della Venere o, in alternativa, contattare quanto prima il museo per stringere l’accordo commerciale necessario a rimediare all’abuso subito. Tuttavia la diffida, spedita ad aprile al brand Jean Paul Gaultier, è stata sostanzialmente ignorata. Repubblica ha inoltre riportato che, in ragione del quadro qui delineato, gli Uffizi hanno avviato un’azione legale che prevede anche una richiesta di risarcimento danni oltre al ritiro degli abiti ritenuti illegittimi.