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Luca Coser
Fashion
16 Aprile 2012
16 Aprile 2012
La pittura stratificata di Luca Coser è figlia del suo tempo e non si lega all'antropologia né allo studio analitico della realtà preesistente. E' un tipo di lavoro, al contrario, introverso e ossessivo, non di taglio sociale ma ripiegato su se stesso e minuzioso, che ha una sua dimensione solitaria e privata. Una narrazione enigmatica che riflette sulla morte e sui rapporti, che assorbe elementi dall'esperienza personale e li riutilizza come fossero frammenti aperti, in via di evoluzione. Ma non basta. Alle preponderanti tracce del loro esistere passato, l'artista aggiunge altro materiale che si va a sommare al resto, modificando ulteriormente la già difficile chiave di lettura. Ed è proprio nel momento in cui alla memoria personale si sovrappone un'altra dimensione, si interseca cioè quella collettiva, che il discorso diventa particolarmente intrigante. L'opera supera il suo creatore poichè non rimane autoreferenziale, diviene matrice archetipica e nasce a vita nuova.
(dal testo critico di Francesca Baboni)
Per maggiori informazioni:
Sezione Arte a cura di Patrizia Emma Scialpi
