Il rebrand di Zegna sta dando i suoi frutti
Con un aumento delle vendite del 36,1%
03 Febbraio 2022
Lo scorso dicembre il Gruppo Ermeneglido Zegna aveva annunciato il rebranding, con tanto di nuovo logo poco prima di una storica quotazione in borsa che si attesta a una capitalizzazione di mercato pari a circa 2,5 miliardi di dollari. L’azienda, che già in piena pandemia, nel 2021, aveva riscontrato una popolarità crescente con la revenue del brand in rialzo del 49,9% e un aumento di vendite del 36,1%, nel 2022 conferma le premesse: il direttore del reparto finanziario Gianluca Tagliabue ha dischiarato che le vendite potrebbero aumentare "almeno" del 13% entro la fine dell’anno. Una salita trainata dagli USA, gli Emirati Arabi e la Cina, oltre dall’apertura di sette nuove boutique in Europa, Medio Oriente e Africa.
Pur respingendo ancora una volta l'idea di espandersi nella categoria femminile, Zegna crede che ulteriori guadagni possano essere raggiunti attraverso una valorizzazione maggiore della categoria sneakers del brand, continuando sulla scia di quel processo di "svecchiamento" avviato dalla collaborazione di successo con Fear of God nel 2020 e con il “secondo avvento” di Alessandro Sartori alla direzione artistica del brand nel del 2016. Un successo endemico che ha coinvolto anche Thom Browne, il brand acquisito dal gruppo nel 2018, con una crescita del 32%, e che ha portato alla prossima apertura di un nuovo store donna a Milano.
La sostenibilità è l'altro grande tema alla base del rebranding: il gruppo ha dichiarato che dalla prossima stagione rinuncerà definitivamente alle pellicce, nonostante Zegna e Brown ne facessero già un uso irrilevante, meno dell'1 per cento, nelle varie collezioni. Alla domande di WWD su una possibile espansione del brand nel Metaverso, invece Zegna ha ammesso che si tratta di “un argomento interessante che stiamo studiando. Non ho un'opinione ma tengo la mente aperta, dobbiamo capire cosa significa e cosa potrebbe fare per noi. Non intraprenderemo alcuna azione finché non avremo capito".