LVMH ha acquisito il 60% di Off-White™
Il ruolo di Virgil Abloh si espanderà al lancio di nuovi brand e nuove partnership
20 Luglio 2021
Il gruppo LVMH ha raggiunto un accordo con Off-White™ acquistandone una quota di maggioranza del 60%. Virgil Abloh rimarrà il proprietario del restante 40% mentre il New Guards Group rimarrà nel ruolo di partner operativo e licenziatario mentre il ruolo di Virgil Abloh si espanderà oltre la direzione creativa e la sola divisione Moda del gruppo, fino a includere il lancio di nuovi brand e partnership attraverso tutte le varie attività di LVMH che includono 75 diversi brand fra vino e liquori di lusso, profumi e cosmetici, orologeria e gioielleria, retail di lusso ma anche attività come gli hotel Belmond e Cheval Blanc, gli yacht di Royal Van Lent Shipyard e persino la pasticceria milanese Cova.
Abloh ha già dimostrato di essere molto di più di un semplice designer cross-settoriale: le sue collaborazioni recenti hanno infatti incluso brand molto diversi fra loro come Nike, Mercedes-Benz, Evian, Ikea, Vitra e Braun, per citarne alcuni, e sono state accolte con grandissimo successo. È naturale che il gruppo LVMH, noto per la sua politica di coltivare i propri talenti internamente per poi impiegarli nei momenti e nei settori più strategici, abbia deciso di stringere questo accordo con il designer per valorizzare le proprie categorie commerciali al di fuori del fashion e portare il fortunato "branding" di Abloh anche oltre la moda o il design puri. Bernard Arnault ha spiegato:
Non vediamo l'ora di supportare Virgil e il team sia nel guidare la crescita di Off-White™ sia che nel lavorare insieme a lui per portare la sua sensibilità unica in una gamma più ampia di categorie di lusso.
Dopo aver superato la pandemia con risultati positivi, le azioni del gruppo LVMH si sono alzate del 28% nel primo trimestre dell'anno mentre i dati del secondo trimestre saranno pubblicati alla fine di questa settimana. Con la partnership il gruppo vuole sfruttare lo slancio acquisito negli ultimi mesi – anche aprendosi ad accordi dai termini poco convenzionali come questo, come ha sottolineato Michael Burke, CEO di Louis Vuitton, che aveva conosciuto Abloh ai tempi del suo stage da Fendi:
Il ruolo di LVMH non è quello tradizionale – né lo è quello di Virgil se è per questo. Abbiamo tutti accettato di stringere questo accordo sapendo che avremmo inventato nuovi business model strada facendo.