5 brand nordici per i vostri outfit estivi
La moda scandinava è molto di più che semplice minimalismo
01 Giugno 2021
La moda scandinava è da sempre associata al minimalismo – il che è riduttivo in quanto le proposte che si vedono ogni stagione alle varie fashion week nordiche, specialmente alla Copenhagen Fashion Week, sono sempre più interessanti e vanno molto al di là delle classiche proposte ready-to-wear che si vedono a Parigi o Milano. Molti dei brand migliori che vengono dall’area scandinava, infatti, hanno l’enorme pregio di remixare con intelligenza e una certa sensibilità vintage i grandi classici dell’abbigliamento: che si tratti di camice decostruite, item utility per gli haute hippies là fuori o camice dal distinto mood ‘70s ma con una edge tutta moderna – la moda scandinava ha sempre un asso nella manica.
Per la stagione calda che è già alle porte, uno o due item che portano con sé il classico vibe scandinavo sono assolutamente da considerare, e per questo vi proponiamo qui 5 brand nordici perfetti per portare un po’ di freschezza al vostro guardaroba estivo.
Wood Wood (@woodwood_official)
L’ultima stagione di Wood Wood, brand ormai celeberrimo fra gli aficionados di una moda fresca e giovanile, priva del sussiego che s’incontra altrove in Europa, vuole rievocare gli anni ’60 e ’70 e, nello specifico, richiamare Nørrebro, il quartiere di Copenhagen in cui Wood Wood è nato. I capi riprendono così bene l’estetica di quegli anni che gli aggiornamenti che ne fanno dei capi moderni sono quasi invisibili – quasi come se il lavoro di design fosse diventato tanto sottile da nascondere persino la sua presenza. Il risultato è una serie di capi quotidiani ma vibranti, tutti dotati di una personalità precisa ma anche sottilmente nostalgici.
Heliot Emil (@heliot_emil)
Fa quasi arrabbiare che Heliot Emil non sia più famoso e celebrato per le sue collezioni – ma d’altro canto è il suo fascino da brand di nicchia che lo rende così bello. Il rigore estetico del brand è quasi introvabile nel panorama della moda di oggi: ad alcuni gli abiti firmati dal creative director Julius Juul ricorderanno gli esordi di Matthew Williams – ma Heliot Emil è molto, molto di più. Il tailoring è qualcosa di totalmente avant-garde, con un concetto del layering che semplicemente non si trova altrove, la modularità degli abiti, la capacità di creare composizioni e architetture di tessuto è straordinaria, così come il design di accessori e hardware è stupendo. Il lavoro sui materiali rivaleggia il resto: il pezzo più iconico del brand sono i Liquid Metal Trousers, diventati virali su Instagram al tempo della loro uscita, e costruiti in una stoffa riflettente che modula la luce creando l’impressione di un metallo fuso.
Séfr (@sefr__)
Lussuoso senza essere eccentrico, ispirato al vintage senza essere noioso o ripetitivo, Séfr è una delle sleeper hits del mondo scandinavo. Nato come archival shop nel 2012 a Malmö, Séfr si è rapidamente evoluto in un marchio vero e proprio, lanciando una linea di menswear nel 2016. Da allora il brand è solo migliorato e per la sua collezione SS21 ha proposto un range di abiti ispirati agli anni ’70 che nascondono, fra un look e l’altro, delle perle rarissime: intitolata “Union” e immortalata in una sognante campagna da Linus Morales, il range di questa stagione è carico di capi sartoriali molto particolari, dotati di revers e colletti sovradimensionati, camice leggere e vivaci e alcuni capi in un tessuto dall’effetto wrinkled che sono semplicemente raffinatissime.
Henrik Vibskov (@henrikvibskov)
Vibskov non è più un designer emergente, non di meno bisognerebbe parlarne di più: la persona Henrik Vibskov è una specie di Renaissance Man che cura libri e mostre, partecipa attivamente a iniziative accademiche nei maggiori atenei di moda in Europa, inclusi il Central Saint Martins e l’accademia di Anversa, e crea anche due collezioni l’anno per il suo brand eponimo; il brand Henrik Vibskov porta con sé la traccia unica del suo fondatore utilizzando delle tecniche e delle silhouette incredibili. Il suo talento principale sta nel portare insieme materiali, tagli e finishing che creano dei look stratificati, tecnicistici e complessi.
Mark Kenly Domino Tan (@mkdtstudio)
Con un brand fondato del 2012, diventato presto famoso negli echelons della moda per l’uso innovativo di tessuti e per il suo tailoring strutturato, Mark Kenly Domino Tan si è fatto le ossa a Parigi prima di tornare nella nativa Danimarca e lanciare la propria carriera – che lo ha portato anche a vestire membri della casa reale danese. La sua collezione SS21, che ha aperto la Copenhagen Fashion Week dell’anno scorso, è un sogno: il menswear è semplice, l’approccio sartoriale meticoloso ma molto rilassato, ma con il procedere dei look il biancore e la chiarezza dei capi della collezione è diventato sempre più strutturato, sempre più stratificato con look di womanswear quasi architettonici e la capacità quasi poetica di evocare immagini e sentimenti.