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Un gruppo di reseller ha truffato Hermès per 4 anni

Secondo la polizia francese guadagnavano 1 milione di euro al mese

Un gruppo di reseller ha truffato Hermès per 4 anni  Secondo la polizia francese guadagnavano 1 milione di euro al mese
Pharrell Williams
Kanye West
Gigi Hadid
Victoria Beckham
Kim Kardashian
Alessandra Ambrosio
Jennifer Lopez
Charlize Theron
Marc Jacobs
Kim Kardashian
Lady Gaga
Angelina Jolie
Melania Trump

Una banda di reseller francesi è stata arrestata a Parigi per aver truffato Hermès.
Come riporta Le Parisien, dieci individui con a capo un pregiudicato di origini franco-tunisine avrebbero costruito un’ingegnosa e audace truffa ai danni della maison francese guadagnando circa 12 milioni di euro l’anno nell’arco di quattro anni. Il primo step della truffa consisteva nel reclutare giovani ragazze sui social network e nelle scuole di recitazione. In cambio di 500€, queste si presentavano alla boutique di Hermés a rotazione (per non insospettire il personale) e acquistavano borse Kelly e Birkin seguendo l’abituale lista d’attesa. A quel punto le borse, segretamente comprate dal gruppo di reseller, venivano rivendute per il triplo del prezzo originale in un finto showroom di Hermés a clienti ansiosi di saltare la lista d’attesa. Per aggiungere la beffa al danno, il finto showroom si trovava in Faubourg Saint-Honoré di Parigi, la medesima strada del centro in cui si trova il vero negozio di Hermés. I proventi della truffa venivano poi investiti in proprietà immobiliari in Tunisia e Portogallo. 

Kanye West
Pharrell Williams
Gigi Hadid
Victoria Beckham
Marc Jacobs
Kim Kardashian
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Angelina Jolie
Lady Gaga
Alessandra Ambrosio
Charlize Theron
Jennifer Lopez
Melania Trump

Il meccanismo della truffa, che sembrerebbe essere stata rivelata quando i reseller hanno provato a reclutare membri del personale del negozio nello schema, non è affatto una novità. La borsa Birkin di Hermés ha un valore che cresce in media del 14% l’anno e da anni c’è un intero mercato nero che ruota intorno ad esse: lo scorso giugno dodici impiegati del brand finirono in tribunale per un giro di contraffazioni da venti milioni di euro, mentre report sul fenomeno dei fake shoppers pagati per acquistare in contanti le borse per conto dei reseller risalgono al 2017. Una legge francese impedisce infatti ai cittadini di pagare in contanti cifre superiori ai mille euro, per questo studentesse straniere e donne con passaporti esteri sono spesso contattate dai reseller per fingere di essere clienti. 

Sia la Birkin che la Kelly sono infatti notoriamente difficili da acquistare, a causa delle disponibilità limitatissime e del fatto che non sono reperibili online, tanto che persino i magazine di moda più autorevoli come ad esempio Vogue suggeriscono ai lettori di rivolgersi al mondo del resell. Il problema delle contraffazioni e del mercato nero è un po’ una spina nel fianco del brand – quasi il lato oscuro della sua notorietà nel mondo del lusso e del suo status di “barca inaffondabile” della moda, capace di guadagnare valore durante il lockdown senza spendere un centesimo in marketing e di attirare da decenni l’attenzione sui propri prodotti grazie a un meccanismo di scarsità che in seguito lo streetwear avrebbe reso la norma del mercato.