Gen Z e stampe statement nella nuova collezione di M1992
Presentata durante la Milan Digital Fashion Week con il cortometraggio 'Brainwash'
16 Luglio 2020
BRAINWASH: far credere a qualcuno qualcosa ripetendo che è vero e impedendo loro di avere accesso a qualsiasi altra informazione.
Per il debutto della collezione Primavera/Estate 2021, presentata ieri sulla piattaforma di Camera Nazionale della Moda Italiana durante la prima Milan Digital Fashion Week, M1992 ha presentato il cortometraggio Brainwash, diretto da Paolo Forchetti e Miriam Gili, ispirato dal mondo dei bot e alle realtà digitali della generazione 2.0.
Sulla scia del video proposto da Massimo Giorgetti e Luca Finotti per le nuove collezioni di MSGM, anche in questo caso i protagonisti sono i ragazzi della Generazione Z; solo che stavolta non c'è tempo per raccontare l'amore, ma la necessità di fare i conti con le proprie paure più grandi. C'è Khodi, ossessionato dalla pulizia; Zaccaria che ha paura dei fiori; Mariana, claustrofobica; Jacopo, il narcisista; Xu, ossessionato dai numeri; ma anche il Tiktoker Jibril, che passa la sua giornata a farsi video con lo smartphone. Fake news, lavaggi del cervello, raccolta dati e messaggi subliminali su Internet: sono solo alcune delle tappe del viaggio intrapreso dai protagonisti del film, usciti da lockdown ma ancora prigionieri di loro stessi.
Per la nuova collezione del brand, il designer Dorian Tarantini ha lasciato da parte i pantaloni e si è concentrato su altri item come la camicia e i gioielli a catena. Partendo dal presupposto che gli incontri face to face nel mondo virtuale hanno lanciato il nuovo codice di abbigliamento della stagione (e che non indossare i pantaloni può essere davvero liberatorio), la collezione presenta una varietà di stampe statement, molto care a M1992, tra cui lo slogan "Brainwash" dal font ondulato, arguto e insta-provocatorio.
Ma il pezzo cult della collezione è senza dubbio la camicia green screen, sfruttata nel cortometraggio per trasformare i sentimenti in immagini e proiettarli sugli outfit dei protagonisti. La struttura della camicia segue quella del merchandise da concerto hardcore anni Novanta, in materiali come viscosa e light nylon, sensibili al colore e alle stampe. A manica corta boxy o formalmente accollate, hanno tutte i segni e l'iconografia del presente, da indossare rigorosamente con pantaloni classici a sigaretta nei colori dell’immaginario british-mod e mocassini lucidati.