Stefano Serusi (Alghero, 1980) in mostra presso Isola Liri, via Pollaiuolo 5, Milano da Martedì 22 Novembre.Per l'autore non è la prima esperienza espositiva in un contesto diverso dalla galleria: risale al 2008 infatti, la sua prima personale presso il Caffè Ltterario il Trittico di Nuoro. _La mia visione_ dice l'artista_ è di uno spazio in cui le pareti "sporgono", ed inoltre c'è la ripetizione del libro come modulo che impone delle geometrie_. Una scelta che si evidenzia maggiormente in Isola Libri, spazio che l'artista stesso ha incontrato e scleto proprio per la sobrietà dell'allestimento di base. "Pavese in treno" (nella foto) è una sineddoche. Si tratta di alcune frasi ritagliate che compongono dell'autore una specie di Bignami. Riguarda un aspetto meno conosciuto come l'autoironia nelle sue riflessioni sulle donne e sulla morte. Le frasi sono ospitate in un barattolo vuoto di crema Nivea, per enfatizzare forse l'idea di un uso comune della parola, e di questa parola, da portarsi dietro..._è il mio Pavese_, conclude Stefano Serusi.

Sezione d'arte a cura di Patrizia Emma Scialpi

 

 

Stefano Serusi (Alghero, 1980) on display at Isola Liri, Pollaiuolo 5, Milan Tuesday 22 Novembre.

For the author is not the first exhibition experience in a different context from the gallery: it dates back to 2008, his first exhibition at the Coffee Ltterario the Triptych of Nuoro. _The My vision_ says the artist_ is a space where the walls "stick out", and there is also the repetition of the book as a module which imposes geometrie_. "Pavese in treno" (pictured) is a synecdoche. These are some phrases that cropped up a kind of author Bignami. Relates a less known as the self-mockery in his reflections on women and death. The sentences are housed in an empty jar of Nivea cream, perhaps to emphasize the idea of a common use of the word, and word, to carry around ... is my Pavese_ , concludes Stefano Serusi.