Barbour: il brand per marinai e regine
Come una giacca ha cambiato per sempre la moda inglese
27 Giugno 2019
Nel primo catalogo Barbour pubblicato nel 1908 compare in copertina una nuova figura di marinaio inglese, che affronta la pioggia con una disinvoltura che si attribuisce solo a chi è abituato a vivere in quel raggio di coordinate geografiche. Il cappotto cerato lungo fino ai piedi e il cappello leggermente risvoltato sono affiancati da parole chiave, che accompagnano la storia del brand da 125 anni: caccia, pesca, country, motori, workwear.
Basterebbero queste categorie per descrivere lo stile casual di Barbour e i confini all'interno dei quali è riuscito a inventare l'idea di uno stile British sportivo, ponendo le basi per una variazione rispetto al solo gusto diffuso da Savile Row, la via londinese delle grande sartorie inglesi.
Dalle cerate per marinai di inizio '900, alle giacche dei rider degli anni '30 fino alle culture giovanili inglesi di Mod e Punk, Barbour è sinonimo di una pratica eleganza del countryside e di ideali di libertà e decoro che a inizio secolo hanno reso l'Inghilterra un esempio per stile e cultura.
Da inizo anni'80 WP Lavori In Corso è distributore esclusivo per l’Italia del brand, venduto sia nei Wp Store che nei Barbour Store di Milano, Roma e Bologna. Le oltre 120000 giacche vendute all'anno in 40 paesi del mondo confermano ancora anche dopo cinque generazioni il mito di Barbour, che ridisegna solo attraverso calcolate variazioni street l'idea di un prodotto senza tempo.
La forma segue la funzione
John Barbour fondò a South Shields l'omonimo brand nel 1894, a cavallo della rivoluzione industriale, quando il settore tessile e quello metallurgico erano i due pezzi forti dell'economia inglese. La principale attività era quella di fornire abbigliamento in cotone oleato ai marinai, che li proteggesse durante le spedizioni e allo stesso modo permettesse di poter custodire mappe e oggetti da viaggio nelle tasche interne, completamente impermeabili. La protezione dalla pioggia rimarrà per molto tempo il principale fattore di successo del brand, riassunto nello slogan utilizzato per le pubblicità "The best British clothing for the worst British Weather". I capi dallo stile coastal - inizialmente venduti con il nome di Beacon - negli anni sono stati poi reinterpretati in chiave più contemporanea, mantenendo gli elementi senza tempo come il collo a coste in velluto o la fodera tartan. Rimarranno nel tempo anche le imperfezioni dettate dalla lavorazione e l'odore di selvaggina dei tessuti, che rimanda all'umidità e alle atmosfere della contea di Tyne and Wear nel Nord-Est dell'Inghilterra.
Malcom Barbour, il nipote che diffuse per il Regno Unito il catalogo del 1908, aveva una passione per il giornalismo, ciò probabilmente portò ad adottare una comunicazione pubblicitaria ricca di dettagliate informazioni e slogan come “Wheather Comfort”, un plus rispetto gli standard dell’epoca. Questa mentalità portò Barbour da essere un semplice supporto a vero e proprio brand, che superava le soglie della sola resilienza climatica per conferire ai prodotti qualità estetiche indispensabili per aprirsi al mercato del fashion.
La costante ricerca di tematiche legate al viaggio si distacca nelle intenzioni dallo stile adottato da molti brand che preferiscono concentrare la forza del messaggio sul prodotto. Facendo così Barbour ha creato un rapporto anche emotivo con la sua clientela, abituandola a un immaginario di esperienze lontane da quelle dei salotti dell'alta borghesia parigina, ancora indirizzata a una moda di lusso estremo.
Con brand come Barbour, McIntosh, Acquascutum cambia lo statuto dell'oggetto En Plein Air, il quale acquista una bellezza innovativa agli occhi dei cultori dell'eleganza storicamente accettata fino ai primi anni '30.
Il Barbour rappresentava un eccellente bilanciamento tra questi concetti, e di conseguenza cominciò ad essere percepito anche come un fenomeno di stile. Proprio intorno alla metà dei ‘30 venne introdotto un nuovo tipo di tessuto, il Thornproof (letteralmente a prova di spine), meno rigido dell’oilskin ma molto più resistente e piacevole da indossare.
Il brand fondato da John Barbour, che non era solo un lungimirante commerciante, diventava uno dei padri di quella moda utile attenta al senso pratico e agli ideali di bellezza e classicità che all'epoca non potevano essere considerati rinunciabili.
Six days of Barbour
La diffusa passione popolare per lo stile brit pop fece si che Barbour si legò alle idee che dagli anni '50 in avanti cambieranno il modo di vivere e intendere la ribellione giovanile e la libertà di espressione. Insieme a altri marchi casual e heritage come Baracuta, Barbour divenne simbolo di un movimento prolifico nella musica e nel cinema, che coinvolse grandi icone come Steve McQueen.
Nel 1964 "the king of cool" partecipò come pilota della Nazionale statunitense alla gara motociclistica International Six Days of Trial, e non avrebbe potuto farlo in nessun altro modo se non con una International Jacket di Barbour, un modello pensato solo per le gare e voluto dal nipote di John, grande appassionato dei motori. Il fascino del divo hollywoodiano e l'epica del rider ruvido crearono un cortocircuito che inaugurò la stagione della consacrazione per Barbour, superando nel settore motociclistico anche il rivale Belstaff.
Il cinema, come macchina in cui le icone acquisiscono un aura senza tempo ancora più dilatata, ha fatto largo uso delle giacche Barbour. Negli anni recenti oltre allo 007 recitato da Daniel Craig in Skyfall, anche Ridley Scott, regista di Alien, Il Gladiatore, Blade Runner, ha collaborato nella realizzazione di una Director's Jacket per il 125° anniversario della fabbrica Beacon Oilsink di South Shield.
Difficile giudicare il peso di un brand che si trascina un tale carico di suggestioni, tuttavia la storia di Barbour va riconosciuta nella sua capacità di incarnare, senza mai allontanarsene, un'attitudine che va oltre ogni limite temporale, dalle campagne del Galles al palco di Glastonbury.
Anche nella collezione SS20 Barbour conserva quello stile neo preppy, simbolo di un'eleganza ancora vintage, nel senso più saggio e autentico del termine, inattaccabile dall'avanzata di mode più leggere e più facili da somministrare. Barbour gioca su un altro piano rispetto a quello occupato dallo sportswear, con volti nuovi come quello di Alexa Chung, che insieme al brand ha lanciato ad aprile una Capsule collection. Barbour rappresenta l'eleganza spiccatamente inglese di uomini e donne che preferiscono e difendono ancora la figura del gentleman farmer in camicia e maglieria.
Da Buckingham Palace inoltre sono arrivati a Barbour anche 3 Royal Warrant, il più alto riconoscimento assegnato dalla Regina per i più esclusivi fornitori della casa reale. Se la Regina Elisabetta, così come Carlo e gli altri membri della famiglia reale, in molte occasioni hanno indossato il Barbour, significa che i capi del brand hanno una natura diversa, che non devono il proprio successo a ciò che oggi chiamiamo marketing della moda o alle narrazioni che questa utilizza per decretare meriti e valori.